Ormai è da diversi anni che, anche in Italia, guadagnare con il network marketing è diventato uno dei metodi che si sentono nominare, sempre più frequentemente, quando si parla dei vari sistemi che è possibile utilizzare per guadagnare con internet.
Ma che cosa è il network marketing, conosciuto anche con il nome di multi level marketing? Vediamo di darne una breve definizione, in quanto c’è davvero parecchia confusione a tal riguardo.
Il network marketing è, in pratica, un sistema di vendita di prodotti e servizi basato su una rete di venditori ognuno dei quali ha la possibilità di creare, a sua volta, una propria rete di vendite senza dover investire ingenti capitali.
Volendo citare le aziende più famose che utilizzano questo sistema di vendita e distribuzione, è impossibile non ricordare almeno queste: Amway, Herbalife, Avon, Xango, eccetera.
Ora, devi sapere che alcune di queste aziende sono sul mercato da decenni. Insomma: da molto prima della nascita di internet. Pertanto il discorso di guadagnare col network marketing non è che nasce grazie al web, perché si tratta di una tipologia di business per certi versi “vecchia” che funzionava da molto tempo anche senza internet.
Forse ti starai chiedendo cosa c’entra, quindi, il network marketing con un sito dedicato ai metodi per guadagnare con internet. C’entra perché, in questi ultimi anni, si è visto un cambiamento del modo di lavorare del multi level marketing che, in maniera netta e decisa, è migrato sempre più dall’offline all’online…
Prima di continuare, facciamo un passo indietro. Devi sapere che in questo sistema di distribuzione ad avere la parte del leone non è tanto il discorso della vendita del prodotto/servzio, che in ogni caso c’è ed ha la sua importanza fondamentale, ma il reclutamento continuo di venditori/distributori (detti networkers) i quali, a loro volta, recluteranno nuovi venditori/distributori e così via…
Quanto appena descritto è l’essenza su cui si basa il network marketing, rispetto ai comuni sistemi di vendita. In pratica: mentre in questi ultimi guadagni commissioni soltanto sulle vendite che sono state generate direttamente da te, nel multi level marketing invece puoi guadagnare sostanziose percentuali anche sul fatturato complessivo generato dalla tua rete di networkers.
Il network marketing può essere fatto rientrare, a ragione, in tutti quei sistemi che si basano sul marketing piramidale tuttavia, a differenza di alcuni modelli illegali come la catena di Sant’Antonio o lo Schema di Ponzi, il reddito in questo caso deriva non dall’arruolamento “puro e semplice” di nuove persone all’interno del sistema, ma dal volume di vendite che i vari incaricati riescono a generare.
Quanto appena detto è di fondamentale importanza, poiché spesso vi è molta confusione tra i sistemi legali (come il network marketing) basati sul marketing piramidale e quelli che invece vengono perseguiti dalla legge perché ritenuti, almeno qui in Italia, totalmente illegali.
Vediamo ora quali sono, normalmente, gli step necessari per portare a casa un reddito grazie al network marketing e, inoltre, alcuni punti critici di questo sistema di business:
In genere è difficile che ci si vada a “candidare” spontaneamente all’interno di un’azienda dedita al multi level marketing. La prassi normale è che sia quasi sempre un tuo amico o conoscente che ti contatta, dicendoti che vuole farti scoprire una buona opportunità di guadagno senza investire…
La “scalata” della gerarchia è libera e viene conseguita in base ai tuoi effettivi risultati (in pratica: i fatturati generati).
Teoricamente, puoi salire di grado fino a diventare tu stesso uno dei “grandi capi”. Tuttavia, considera che non si fa mai una vera scalata gerarchica ma, semplicemente, allarghi la base della tua struttura di vendita grazie all’arruolamento di altri venditori/distributori.
Questo significa che, se da incaricato semplice vuoi diventare “advisor” (gestore di un gruppetto), devi reclutare a tua volta degli agenti. E’ anche il motivo per il quale il conoscente ha reclutato te! 🙂
Salire di grado permette di avere una provvigione dei prodotti che vendi più elevata e, inoltre, ti permette di guadagnare la overhead (maggiorazione) sulle provvigioni dei “tuoi” agenti. Esempio pratico: se tu guadagni il 25% e i tuoi agenti il 20%, tu guadagnerai anche un plus del 5% sui prodotti/servizi che venderanno i tuoi agenti.
Se riesci a salire di 3 o 4 gradini la gerarchia i tuoi guadagni si impennano ma, di conseguenza, la tua struttura deve diventare bella grossa. Se consideri che ogni livello ha bisogno di almeno 3 networkers, per essere al quarto gradino ti occorrono non meno di una cinquantina di agenti di vario livello…
- Se ognuno che entra volesse, a sua volta, fare davvero carriera occorrerebbe un numero tale di agenti da superare la popolazione umana! In pratica, salvo rare eccezioni, solo chi entra all’inizio può ambire a stare davvero in alto. Gli altri si accontenteranno, al massimo, di uno o due step di carriera (se proprio ci sanno fare).
- Potresti ovviamente reclutare un centinaio di agenti ma, più passa il tempo più il prodotto è venduto è più si va in saturazione di interessati a venderlo…
A causa delle considerazioni appena fatte, derivano anche i tipici comportamenti e modi di fare (a volte anche un po’ pesanti) che caratterizzano moltissimi distributori che cercano di guadagnare con il network marketing:
Il tuo diretto superiore (detto in gergo “sponsor”) ti spronerà a fare una lista di persone che dovrai contattare per reclutarle all’interno del network, e/o vendere il prodotto o il servizio.
Fai tutte le chiamate e alla fine, spesso dopo varie insistenze, effettui qualche vendita e magari trovi anche qualche altro incaricato da iscrivere sotto di te.
Tuttavia, dopo aver esaurito la tua lista di contatti, avrai collezionato parecchi “ci devo pensare” e troverai sempre più difficile andare avanti in questo business…
Il tuo sponsor si preoccuperà per il tuoi scarsi risultati e ti dirà di volerti aiutare (il fatto che, aiutandoti, aiuta se stesso è solo una “coincidenza”). Detto questo, al 100% ti inviterà “obbligatoriamente” a un meeting in cui viene il mega direttore.
Vai al meeting e trovi tantissimi altri venditori che magari, un po’ come te, non battono chiodo da settimane. Uno degli advisor sussurra ad un suo agente che forse viene il signor XY, che guadagna un milione di euro al mese e che insegnerà a tutti come fare.
A una ventina di minuti dalla fine del meeting durato 6 ore, dove ti hanno esaltato al massimo, spunta fuori XY che si prende il suo tripudio. Spesso è uno che è entrato tra i primissimi nella struttura e quindi guadagna tanto, perché ha centinaia di agenti sottoposti…
Esci dal meeting gasato e caricato come una molla e inizi a martellare tutti quelli che ti avevano detto “ci devo pensare”. La cosa che vieni subito a scoprire è che quella era una frase elegante per dire “non mi interessa, ma non volevo mandarti a quel paese per non farti rimanere male.”
Inizi a incontrare anche gente palesemente fuori target col prodotto, nella speranza che magari a una persona single che vive in una camera in affitto possa interessare una caldaia per stirare…
Corri dal tuo sponsor riferendo la cattiva notizia e lui ti fa presente che non ti serve vendere per forza ma, visto il tuo particolare caso di persona con zero rapporti sociali, puoi comunque reclutare altra gente e guadagnare su quest’ultimi.
E così rinizia la spasmodica ricerca di agenti fino a quando non ne trovi uno con cui tu stesso rinizierai tutto il ciclo, sopra citato, del network marketing…
Con quello che ho detto non ti sto sconsigliando di fare l’agente, né ti sto dicendo che non si guadagna con questo sistema. Voglio solo farti notare che, se vuoi davvero guadagnare con il network marketing, allora non è così facile come spesso te la dipingono e che, soprattutto, dovrai lavorare in modo professionale e dedicarci tempo ed energie!
…Altrimenti farai la fine della stragrande maggioranza di tutti quelli che ci provano: non solo non guadagnerai un centesimo, ma perderai anche tempo e denaro!
Inoltre, non dare retta a tutti quelli che ti dicono che nel network marketing non devi vendere. Si tratta solo di una sporca bugia! E te la dicono perché SANNO che il 99% della gente detesta vendere e quindi, nascondendoti la verità, sperano di “arruolarti” più facilmente.
In realtà, è proprio il NON essere capaci di vendere che determina il fallimento delle persone che provano a guadagnare col network marketing! Inoltre mettiti in testa che, se vuoi guadagnare veramente, allora dovrai essere un bravo leader del tuo gruppo che sappia formare e impartire i giusti insegnamenti.
Intanto non dare ascolto a nessuno dei tuoi superiori all’interno del network. Loro non sono i tuoi superiori perché hanno titoli di studio più alti, o perché sono eccellenti venditori: sono tuoi superiori solo perché hanno reclutato te!
Secondariamente, fai questo lavoro come se volessi fare politica. Mi spiego meglio: è perfettamente inutile che ti butti a capofitto nel network marketing, se non hai una lista di conoscenze pari a quelle che servono per diventare consigliere in un comune di medie dimensioni.
Con 30 amicizie non vai lontano. Ti occorre almeno la lista di conoscenze di un PR, altrimenti non hai massa critica per iniziare. Inoltre, non basta nemmeno conoscere tante persone se, per qualsiasi motivo, non hai un ascendente su di loro! Conoscere 5.000 persone che non ti cagano manco di striscio non serve a niente.
Il prodotto che devi vendere deve essere in target con le tue conoscenze. Se conosci solo degli squattrinati, allora è inutile che ti butti in un network bancario. Se conosci per lo più casalinghe, forse è il caso di vendere un prodotto per casalinghe e non un integratore di vitamine per atleti…
I tuoi superiori ti spingeranno a far aumentare il più possibile il tuo gruppo reclutando cani e porci per aumentare il loro grado, ma tu avrai solo le rogne di stare appresso a gente che non otterrà risultati. Pertanto: non perdere tempo con gente che entra nella struttura e non ha i requisiti che ti ho enunciato, perché tanto non farà strada!
Detto questo, oggi il network marketing sta puntando moltissimo al web. Niente di che, semplicemente ci sono in internet delle aziende che hanno un sistema di ecommerce che gestisce tutto il discorso delle vendite e che ti permette di reclutare altri venditori anche online…
…Dove, in teoria, potresti creare un blog o un sito che attiri molti navigatori potenzialmente interessati al tuo network. Tuttavia, tra il dire e il fare, c’è di mezzo il fatto che:
- Anche se non è difficile, in ogni caso occorrono un minimo di conoscenze tecniche ed esperienza per creare una presenza online dignitosa e interessante (prima regola d’oro: nessuno è interessato a leggere un sito che è pieno solo di banner e di pubblicità!).
- I visitatori sul tuo sito non ce li porterà lo Spirito Santo! Al contrario di ciò che credono molti ingenui e poco informati, non è che basta aprire un sito per vedere orde di persone che si riverseranno al suo interno. Insomma: devi sapere cosa fare per portare visitatori nel tuo sito, e questa seconda cosa è MOLTO più difficile e complessa della prima e richiede tempo, lavoro e in certi casi anche soldi da investire in pubblicità.
Proprio per questi motivi, la stragrande maggioranza delle persone che si dedicano al multi level marketing e cercano di usare internet per vendere i loro prodotti, o reclutare nuovi incaricati, cosa finiscono per fare? Spammano su Facebook con ZERO risultati ed enorme fastidio di chi riceve lo spam!
Volendo tirare le somme: guadagnare con il network marketing è sicuramente possibile ma richiede tempo, energie, passione e soprattutto professionalità e voglia di fare.
La mia opinione? Se sei uno che inizia da zero e che è interessato a crearsi un reddito guadagnando online, allora il multilevel marketing NON è assolutamente il sistema migliore! Piuttosto, rivolgi la tua attenzione ad altri metodi per fare soldi online come, ad esempio, gli infoprodotti.
…Perché? Perché sono sistemi nati proprio per guadagnare su internet e ti permettono buoni ritorni economici automatici, o semi automatici, con molto meno sbattimento e meno rogne rispetto ai comuni sistemi utilizzare per guadagnare con il multi level marketing. A te la scelta! 🙂
Ma alla fine chi è che si occupa delle vendite? Cioè se tutti sono occupati a reclutare altri venditori, chi è che mette tempo e impegno per vendere il prodotto? E’ questo che mi ha lasciato sempre perplesso in questi schemi piramidali! 🙂
In pratica, il sistema si dovrebbe reggere sull’autoconsumo e con un po’ di vendita che ogni incaricato farebbe a qualche parente, conoscente, amico…
Consiglio a tutti, per qualunque ipotesi di lavoro,
sopratutto di farsi due conti.
Spesso, per capire le reali potenzialità di un business, di una proposta, bastano alcune considerazioni numeriche.
Il vantaggio?
Come dice anche Frank Merenda in alcuni suoi interventi, talora basta selezionare le cose.
Chi è interessato a questo tema, potrebbe dare un’occhiata a questo corso gratuito,suddiviso in alcuni articoli:
http://www.investifacile.net/azienda-ed-impresa/network-marketing-leggende-e-verita-parte-15/
Sono d’accordo con te. Lavoro per la herbalife e le conoscenze personali sono molto più redditizie di internet. A chi vuole lavorare e guadagnare con internet non suggerirei di fare il venditore herbalife. Mentre se uno ha passione per la vendita diretta è portato a parlare con le persone allora herbalife come il multilevel matketing in genere, è un’ottima soluzione lavorativa.
COSA NE PENSATE DEL LIBRO DI kiyosaki , IL BUSINESS DEL 21SIMO SECOLO? A VOI LA SCELTA !!!
Di Kiyosaki abbiamo letto i primi libri, ma questo ci manca.
Un pò di tempo fa mi è stato proposto di entrare in ACN, sempre tramite conoscenti, ma ho rifiutato…comunque è vero: 2 ore di colloquio, ti rimbambiscono con il video montato ad hoc ( con tanto di immagine del dollaro lampeggiante) e solo negli ultimi 5 minuti ti dicono cosa devi fare…..io quando sono uscita da lì non ci ho capito niente!!!
Kiyosaki ne ha scritti 2 di libri sul network marketing: il primo si chiama “A scuola di Business” (sottotitolo: per chi ama aiutare gli altri) più quello sopra citato “Il Business del XXI secolo”).
Tra i grandi business-man di fama mondiale che elogiano il network marketing troviamo Warren Buffet (ha dichiarato: “Il miglior investimento che io abbia mai fatto”), Donald Trump e Bill Gates (entrambi hanno dichiarato che se dovessero ripartire da zero, nella loro vita per fare soldi farebbero network marketing).
Ma in soldoni cos’è il network marketing e perchè anche grandi gruppi internazionali quali Coca Cola, Colgate, ecc. hanno anche delle divisioni di distribuzione dei loro prodotti tramite network marketing?
Le grandi aziende, tra contribuzioni per la rete vendita (tra il 20 e il 30%) e costi di marketing e pubblicità (tra il 20 e il 40%), oggi sono arrivate a spendere addirittura fino al 70% dei loro fatturati.
Diverse di queste aziende allora, invece di spendere questi colossali importi dagli esiti sempre incerti a fronte però di costi quelli sì però “stracerti” (vedi pubblicità e marketing), hanno deciso di impiegare queste imponenti cifre remunerando direttamente i clienti che per primi utilizzano con entusiamo i loro prodotti affinchè ne parlino con più persone possibili le quali poi a loro volta, sempre che il prodotto a loro piaccia (perchè il requisito fondamentale è che ogni distributore ne sia prima un consumatore), ne parleranno ad altre.
Ognuno di queste persone quindi riavrà indietro una parte del denaro speso per l’autoconsumo più una parte del denaro speso dalle persone da lui presentate e anche una parte del denaro speso dalle persone presentate da quelle da lui presentate (e così via fino ovviamente a un certo livello “di profondità” perchè se no i guadagni diventerebbero infiniti ma non sostenibili dall’azienda).
Chi ci lavora lo fa sul principio enunciato tempo fa dal famoso miliardario Paul Getty “preferisco guadagnare l’1% su 100 persone che il 100% su di me” e quindi duplicando il più possibile la propria rete si può arrivare a guadagnare in un paio di anni cifre importanti che spesso neanche in una vita ci si riuscirebbe.
Se per esempio i prodotti che noi acquistiamo in modo tradizionale (negozi, supermercati, ecc.), per ogni 100 € di spesa finale del consumatore, 70 € sono andati ai vari agenti, rappresentanti, grossisti, consulenti di marketing, pubblicità in tv, giornali, ecc. ecc., non sarebbe bello che questi 70 € ce li dividessimo tra noi consumatori?
Ecco, questo è quello che avviene con il network marketing che è il marketing del passa parola.
Magari su ogni 100 € speso da un consumatore, il consumatore ne riavrà indietro solo 1 €, ma questo perchè gli altri 69 € sono ripartiti 1 € ciascuno a tutti quelli che sono sopra di lui.
Lui però prenderà 1 € anche su ogni 100 € di acquisti fatti dalle persone da lui fatte entrare nell’organizzazione (in gergo si dice “sponsorizzate”) e 1 € dalle persone sponsorizzate da quelle da lui sponsorizzate (e così via).
E’ ovvio che l’esempio di 1 € su 100 e di acquisti è inventato e messo da me a caso tanto per far capire il principio.
In America il network marketing è stato considerato dal famoso venditore Zig Ziglar “il franchising del popolo” perchè appunto per la stragrande maggioranza delle persone al mondo è forse l’unica chance di imparare a buon mercato come mettersi in proprio e di dare una svolta alla propria vita.
Del franchising ha in comune che anche nel network marketing c’è già un sistema di business collaudato a monte e che tramite chi sta sopra di te (in gergo upline) ti verrà trasferito integralmente come in precedenza è stato trasferito integralmente a loro (per questo Kiyosaki lo definisce un’ottima scuola di business), sistema che fa sì che ognuno che è entrato prima di te, una volta imparato da quelli sopra a lui come si fa il business, si prodigherà per fare altrettanto con te e fino a che tu abbia successo perchè il tuo successo sarà anche il suo successo (per questo Kiyosaki ha definito il network merketing il business perfetto e adattissimo soprattutto per chi ama aiutare gli altri).
E’ ovvio che anche qua come in ogni ambiente c’è la mela marcia e/o lo stupidotto che non si prodiga ad aiutare chi fa parte della sua organizzazione, ma in Toscana direbbero che è come “il marito che si taglia le p…. per fare un dispetto alla moglie” visto che se non segui la tua organizzazione, essa si sentirà abbandonata e inevitabilmente non avrà risultati, quindi abbandonerà e addio guadagni.
Il vantaggio però rispetto al franchising è che nel network marketing si entra con importi che vanno dai 150-200 € fino a un massimo di 2.000 € (dipende dall’azienda e/o dal prodotto commercializzato), il tutto a fronte di un business collaudato, scuola di formazione (nei migliori network marketing) e guadagni esponenziali, mentre nel franchising si entra con importi che vanno dai 10.000/15.000 € fino a un milione di Euro.
Per questo di dice che non esiste fallimento nel network marketing ma tutt’al più persone che mollano.
Se io convinco solo 5 persone a esssere distrubutori che a loro volta ne convincono altre 5 (5X5=25) che poi a loro volta ne parlano con altre 5 (25X5=125) che poi a loro volta ne parlano con altre 5 (125X5=625), che poi a loro volta ne parlano ad altre 5 (625X5=3125), mi esce fuori un’organizzazione di quasi 4000 persone (5+25+125+625+3125= 3905), dalle quali anche se da ognuna di esse ci ricavo solo 1 € al mese, ecco che mi sono comunque procurato una rendita mensile di quasi 4.000,00 € (ma i più bravi ne guadagnano dai 30.000 € in sù al mese).
Avvertenze e osservazioni.
1) L’autore dell’articolo scrive:
“•Se ognuno che entra volesse, a sua volta, fare davvero carriera occorrerebbe un numero tale di agenti da superare la popolazione umana! In pratica, salvo rare eccezioni, solo chi entra all’inizio può ambire a stare davvero in alto. Gli altri si accontenteranno, al massimo, di uno o due step di carriera (se proprio ci sanno fare).”
E’ quello che inizialmente credevo anche io, ma è una grossa sciocchezza perchè a molti sfugge che se io fo una rete di 4000 persone come nell’esempio sopra citato, non è che tutti gli altri debbano fare una nuova rete ex novo sempre di 4000 persone, ma buona parte dell’organizzazione di una persona coincid con quelle di altre persone.
Mi spiego meglio: le prime 5 persone che io ho fatto entrare sotto di me fanno parte della mia organizzazione (è ovvio che 5 è un numero convenzionale a mò di esempio).
Poi ognuna di esse ne fa entrare a sua volta 5 che diventano altre 25 persone della mia organizzazione, ma per ognuno dei miei primi 5 da me sponsorizzati (che sarebbero i miei diretti o la mia prima linea usando il linguaggio del network marketing), i 5 ciascuno fatti entrare da ognuno di loro rappresentano non solo la mia organizzazione (sarebbero la mia seconda linea), ma anche la loro organizzazione (sarebbero i loro diretti o la loro prima linea che dir si voglia).
Poi questi 25 ne presentano ciascuno altri 5 e questi 5 sarebbero per ognuno di loro la loro prima linea che formerà la loro futura organizzazione, ma per quei 5 miei diretti sarebbero la loro seconda linea mentre per me sarebbero la terza linea.
Io a mia volta sono la prima linea di chi mi ha fatto entrare nel network marketing, la seconda linea di colui che fece entrare quello che ha fatto entrare a me… e così via.
Per questo le aziende di network marketing generalmente elargiscono poco per persona, ma il fatto che siano tutti consumatori fa sì che secondo il principio di Paul Getty, alla fine prendendo poco da ciascuno si arrivi a guadagnare comunque tanto.
Siccome poi non ci sono più barriere e confini e tutte le grandi aziende di network marketing sono oramai “trasnazionali”, prima che si arrivi per assurdo a saturazione, ci vorrebbero 3 secoli.
Basti pensare che il principio del network marketing è lo stesso che sta alla base di Facebook che si è diffuso tramite il passaparola (per questo nessuno ha mai visto una pubblicità di Facebook) e nonostante il tam tam, la popolarità e la facilità di viralità e/o duplicazione data dal mezzo del web (e dal fatto che per entrare non si richiedono soldi a differenza del network marketing), stiamo parlando che non si arriva comunque ancora neanche a 200 milioni di persone nel mondo che lo usano (i 900 milioni che si sente dire in giro sono i profili, ma c’è gente che ne ha anche una ventina ciascuno, per non parlare delle aziende e dei gruppi a tema, il che fa sì che qualcuno ha avanzato persino l’ipotesi che non si arrivi neanche a 100 milioni di persone singole che usino abitualmente Facebook).
La prova ulteriore è che ci sono aziende di network marketing con fatturati miliardari (e con decine di migliaia di networker che guadagnano cifre sbalorditive) che sono sul mercato da oltre 50 anni e non sembrano in procinto di esaurirsi….
2) nel network marketing non è vero che devi essere un buon venditore (non per nulla oltre il 95% dei venditori nel network marketing fallisce, percentuale nettamente superiore a qualsiasi altra categoria uno possa menzionare), ma per avere successo devi essere soprattutto un buon insegnante, perchè per guadagnare devi duplicarti e non vendere (questo perchè da solo per quanto bravo a vendere non farai mai grossi numeri in quanto ogni persona singola da sola per quanto fenomenale è appunto una persona sola).
Nel network marketing quindi tu non devi fare il venditore convincendo a far entrare “cani e porci” e arrivando a costruire una prima linea fatta magari da 50 persone.
Questo è l’errore clamoroso in cui incappano soprattutto i venditori e questo perchè nel mondo è dimostrato, dall’esercito a qualsiasi altra struttura organizzativa si volgia esaminare, che non si riesce a seguire e/o gestire bene più di 5-6 persone per volta: il capo delle forze armate avrà sotto di sè 5 o 6 generali a cui dare le direttive, che ognuno di essi le darà a sua volta a 5 o 6 colonnelli (quindi 25 colonnelli) che a loro volta le daranno a massimo 5 o 6 capitani (quindi 125 capitani) e così via, formando quello che è insito in qualsiasi organizzazione al mondo, cioè una struttura inevitabilmente piramidale.
Quella di essere una struttura piramidale è la più grossa sciocchezza che dicono a proposito del network marketing i suoi detrattori senza rendersi conto che tutti fanno parte di una qualche piramide in qualsiasi contesto essi ora si trovino…
Se io faccio entrare in prima linea decine e decine di persone nella mia organizzazione, non avrò tempo per seguirle e quindi mentre sto facendo entrare magari la trentesima, già i primi lasciati per forza di cose e mancanza di tempo soli a sè stessi, non sapendo come e cosa fare, cominceranno ad abbandonare, per cui andranno via dicendo che il network marketing è una fregatura.
Te inizialmente devi farne entrare solo max 5 e seguirle bene.
Cosa significa seguirle bene?
Significa insegnargli a sponsorizzare (e non è facile come qualcuno potrebbe apparentemente pensare ma ha le sue “regole” che vanno imparate), magari accompagnandolo dalle persone di sua fiducia e facendogli tu i primi colloqui con il duplice scopo di fargli entrare qualcuno in organizzazione (il che gli darà entusiasmo) e allo stesso tempo facendogli vedere come si fa (appunto scuola di business).
Poi gli dovrai insegnare come insegnare a sua volta alle persone delle sua prima linea a sponsorizzare altre persone.
Poi in seguito gli dovrai insegnare come insegnare alla sua prima linea come insegnare alle persone successive a sponsorizzarne altre.
Solo quando la tua organizzazione è arrivata minimo al terzo livello di profondità (i 125 dell’esempio di prima) avendo fatto sì che tutte le tue prime 5 linee -grazie ai tuoi insegnamenti- siano diventate brave quanto te, potrai dire che ce l’hai fatta (e volendo dopo puoi anche ripartire da capo sponsorizzandone altre 5 nuove se ambisci a guadagnare molto ma molto di più), ma sino ad allora non hai ancora nulla.
E’ questo il concetto più difficile da far capire e che fa sì che molti che partono con molto entusiamo ma nozioni sbagliate, poi si “smoscino” strada facendo con il risultato che tutta la loro precaria organizzazione viene giù come un sufflè perchè non istruita adeguatamente (quindi lascia uno, poi lascia quello che era stato da lui presentato perchè pensa “se lascia lui che mi ha fatto entrare, allora che ci rimango a fare io? Probabilmente è una bufala…”, di seguito lasciano tutti gli altri).
Quindi o hai l’umiltà di imparare da chi è sopra di te e poi di ineganrlo adeguatamente ai tuoi diretti da cui partirà tutta l’organizzazione, oppure ti conviene neanche iniziare.
Se il tuo sponsor è una capra, tu hai il diritto/dovere di “risalire” la tua upline fino a che non trovi uno “con le carte in regole” che appunto perchè bravo e consapevole di come si cura un network marketing, sarà felice di aiutarti.
Questo fa sì che i più bravi alla fine riallacciano i fili del network magari ritrovandosi in prima linea alcuni che erano per esempio in terza linea ma che per abbandono di qualcuno sopra di essi, si sono ritrovati come sponsor effettivo colui a cui sono risaliti nella ricerca del “primo bravo sopra di loro”: anche per quest’altra particolarità si dice ancora di più che nel network marketing non esiste fallimento ma solo persone che mollano.
Ciò accade perchè chi non si scoraggia e non si fa demoralizzare da qualche fannullone buono a nulla, il modo e soprattutto la persona per avere successo la trova comunque.
Una recente ricerca fatta negli Usa a livello mondiale da una importante e autorevole associazione imprenditoriale ha rilevato che l’85 % dei networker che svolgono l’attività nella stessa azienda di network marketing per più di 5 anni ha una rendita mensile di oltre 10.000 € al mese.
Qualche neofita del network marketing mi ha riposto che dopo un anno di lavoro lui ne guadagna “solo” 600 €, ma anche qui va evidenziata una caratteristica fondamentale del network marketing che ai più sfugge e che riporto di seguito.
A parte il fatto che i guadagni sono personali e dipendono da caso a caso e da persona e persona (per cui conosco persone che già il primo anno hanno guadagnato con il network marketing oltre 100.000 € -e vi garantisco che non erano i primi perchè in un vero network marketing essere i primi influisce poco o nulla- e altre che invece ne hanno guadagnati solo 5.000 €), ma nel network marketing, per il principio della duplicazione, agli inizi è come se si costruissero le fondamenta di un palazzo per cui da fuori non vedi nulla ma poi dopo tanto tempo di duro lavoro si vede come per incanto venire su questo palazzo che sarà tanto più grande quanto più grande e profonda sarà stata la costruzione delle fondamenta (per alcuni viene fuori un vero e proprio grattcielo).
Se io, facendo un esempio cretino, il primo mese sponsorizzassi 2 persone che il secondo mese ne sponsorizzassero altre 2 (diventando quindi 4) che poi il terzo mese ne sponsorizzassero ciascuna sempre altre 2 (per cui diventano 8) che al quarto mese ne seponsorizzano altre 2 per cui diventano 16 (e così via), avremmo dopo 6 mesi un’organizzazione di sole 64 persone che nell’esempio di pocanzi di 1€ di guadagno per ciascuna persona mi darebbero solo 64 €, ma dal 7° mese queste persone diventerebbero 128, 256 all’8° mese fino a diventare più di 4000 al 12 mese (per cui con 1 € a testa i guadagni diventerebbero molto più interessanti: da 64 € a oltre 4.000 € (e questo solo per aver aspettato altri 6 mesi).
E’ ovvio che non è così semplicistico e ci sono diversi fattori in gioco che rendono la cosa un pò più complessa, ma grosso modo è il principio che volevo fosse chiaro.
Il network marketing quindi è apprezzato anche perchè ti permette con anche solo 10 ore a settimana di andare a scuola di business, imparare appunto un business senza investimenti onerosi, di guadagnare un reddito extra che per chi è perseverante può diventare anche notevole, il tutto dandoti anche la possibilità di gestirti il tuo tempo perchè nella vita è inutile guadagnare tanti soldi se poi non si ha il tempo per goderselo trascorrendo il tempo con i propri cari e/o seguendo le proprie vere passioni.
Per chi poi è più ambizioso, nel network marketing c’è anche la possibilità di fare carriera, di apprendere delle nuove abilità visto che molte aziende di network marketing serie organizzano meeting, corsi di formazione tipo public speaking (per imparare a parlare in pubblico), corsi di leadership, ecc.
Nel network marketing si possono ricavare grosse soddisfazioni, basta non mollare mai ma partire dal presupposto di doverci dedicare “come si deve” almeno un anno prima di vedere dei buoni risultati (che diventeranno sempre più notevoli con il passare degli anni).
Le difficoltà del network marketing derivano paradossalmente dall’ignoranza (nel senso di colui che ignora) e dall’inconsapevolezza a vari livelli di cosa sia effettivamente questo straordinario sistema di business.
Alcune persone considerate anche “autorevoli” dicono che questa forma di marketing sia tosta e non tutta rose e fiori, magari parlandone a sproposito pur se in buona fede, senza rendersi conto che spesso -anche se ovviamente non solo- è questo parlarne a sproposito mettendo in guardia da presunti ma inesistenti pericoli che fa sì che il network marketing a volte riscontri questi “problemi”: è una sorta di profezia che si autoavvera perchè fa sì che moltissime persone si allontanino al solo sentirlo nominare in virtù di un giudizio negativo scaturito spesso da un sentito dire non tanto per la quale oppure per esperienze negative iniziali con aziende di network marketing poco serie (è come se io la prima volta che andai a mangiare fuori mi fossi imbattuto in un ristorante “schifoso” e da allora avessi concluso che in tutti i ristoranti si mangia male…).
Quindi è importante saper individuare aziende di network marketing serie perchè come in tutti i campi ci sono aziende serie e aziende meno serie, aziende che prosperano e aziende che falliscono ed è risibile che alcuni si concentrino solo su quelle aziende di network marketing che vanno male trascurando quelle che vanno male nel campo “tradizionale” (e che sono molto più numerose)
A proposito poi del sentito dire, questo articolo per esempio, magari letto da una persona che voi stavate quasi per sponsorizzare, fa sì che questa persona probabilmente si tiri indietro facendo diventare più lungo e faticoso il vostro cammino verso il successo.
Buon network marketing a tutti!
caro marco complimenti per il tuo commento , io ho un sito blog , puoi o vuoi collaborare ed essere retribuito come blogger ?
Cordiali saluti Roberto:-)
Ciao Roberto.
Sono contento che tu abbia apprezzato il mio commento nonostante gli errori soprattutto di sintassi in esso contenuti (l’ho scritta al volo di getto senza starci troppo a rimuginarci sù).
Per la tua proposta -oltre che ringraziarti- ti rispondo: parliamone.
Non l’ho mai fatto, ma come si suol dire, “mai dire mai!”.
Come ti contatto?
Puoi contattarmi direttamente dal mio sito che puoi raggiungerlo , cliccando sul mio nome , da li poi mi mandi una email dalla finestra contatti 🙂
Ps. Per gli autori dell’articolo.
Il network marketing va conosciuto e studiato.
Persino Kiyosaki nel suo primo libro a riguardo “A scuola di Business” scritto oltre 10 anni fa, pur avendo avuto sul sistema delle grandi intuizioni, dedicò un intero capitolo alla necessità di essere dei buoni venditori oltre che dei buoni insegnanti nel network marketing, cosa invece bypassata nel suo libro più recente “Il business del XXI secolo” scritto uno o due anni fa dove questo aspetto viene sottaciuto, segno che anche Kiyosaki nel frattempo ha studiato meglio il sistema.
Nel suo primo libro sul tema Kiyosaki stesso ammette che non è che tra lui e il network marketing sia stato subito amore a prima vista per via dei mille pregiudizi che hanno comunque fatto parte della storia di lui come di tutti noi imprenditori, pregiudizi nati dal fatto che come tutti i sistemi quando non sono radicati da secoli, agli inizi attrae speculatori e truffatori, aziende poco serie e gente improvvisata, ignoranti e pressapochisti, il che fa sì che si crea un circolo vizioso che alimenta la pessima fama.
Chi ha letto la storia dei sistemi commerciali mondiali, sa che successe inzialmente la stessa cosa con il franchising, dove il Congresso americano stava persino per votare una legge per renderlo illegale tante erano state le truffe e la diffidenza a riguardo quando nacque il fenomeno.
Altri importanti formatori/imprenditori/scrittori di best seller americani hanno avuto lo stesso iter mio (per chi interessa) e di kiyosaki, fatto di una grande diffidenza iniziale se non di un vero e proprio rifiuto (i primi network marketing diffusi in Italia con quei meeting dove centinaia di persone saltavano esaltate come ossessi non sono certo state di aiuto…) , salvo poi ravvedersi negli ultimi dieci anni al punto di scriverne libri e consigliarlo vivamente a tutti.
Lo stesso Robert G. Allen, il famoso miliardario coautore di One Minute Millionaire, nel suo secondo libro più famoso “Pioggia di Soldi” (in versione anche Italiana), tra gli strumenti per fare soldi inserisce a pieno titolo il network marketing (e l’intera sezione del libro ad esso dedicata la consiglio caldamente a tutti di leggerla perchè è tra le più illuminanti a riguardo), pregando alla fine tutti i lettori di non fare come lui che ha ignorato per anni tutte le persone anche di un certo livello che cercavano di coinvolgerlo nel network marketing ma che per i soliti pregiudizi di cui sopra vennero per anni sistematicamente da lui ignorati.
Tra gli entusiasti del network marketing troviamo anche Brian Tracy, Jim Rohn, Tom Peters.
Stephen R. Covey ci ha scritto sù persino un libro.
Chi sa chi sono -mi auguro tutti se no consiglio di fare una ricerca su Google- capirà quindi che non sono proprio l’ultima ruota del carro in quanto a business.
Non mi ricordo poi se fosse a Bill Gates o a Donald Trump, entrambi grossi estimatori del network marketing, che capitò che durante una intervista in cui elogiava il network marketing, quando uno del pubblico fece “BUUU…” lui rispose “Questo è il motivo per cui io sono seduto qui e tu sei seduto lì” 🙂
Allora Marco, iniziamo a mettere un po’ di puntini sulle i. Non ti abbiamo bannato i tuoi pistolotti sul NM solo perché siamo tolleranti e ci piace dare spazio anche a chi non la pensa esattamente come noi.
Tuttavia, questo non significa che il primo tizio che viene qua dentro può permettersi di insinuare che NON sappiamo ciò di cui stiamo parlando.
Noi il network marketing lo abbiamo studiato e anche praticato e sappiamo BENE come funziona. Dire che “non devi essere un venditore” per avere successo nel network marketing è una emerita CAZZATA!
Lo dite solo perché qua in Italia la gente si caga addosso quando sente nominare la terribile parola “vendere”, in quanto hanno tutti una mentalità del cazzo che vogliono il posto fisso e vedono i venditori come delle specie di appestati che chiedono l’elemosina facendo il porta a porta e prendono vaffanculo a destra e a manca.
Ergo vi fissate col dire la solita minchiata che, per avere successo nel NM, “basta parlarne e formare le persone con le quali parli”. …Basta parlarne una cippa, visto che SE NON SAI VENDERE non vai da nessuna parte nel network marketing!
Non lo dico per te che tanto rimarrai della tua opinione, ma per chi legge l’articolo e i commenti e magari – essendo inesperto – rischia di farsi traviare da certe opinioni che non stanno né in cielo né in terra.
Morale della favola: il network marketing può essere ok come business e un sacco di gente ci ha fatto bei soldi (anche qua in Italia), ma scappate a gambe levate se:
– Ve lo presentano come la “next big thing” per guadagnare online. Il network marketing è uno dei sistemi PEGGIORI per fare un business online. Ragazzi mettetevi in testa che il traffico sul web N-O-N E’ M-A-I G-R-A-T-I-S, a meno che non sei un SEO con i contro coglioni. …Ma credo che il network marketer medio italiano non sappia manco che differenza c’è tra il Penguin Update (giusto per dirne una) e un cane lupo.
– Vi dicono che è facile e che non bisogna vendere e/o essere dei venditori.
– Vi invitano a quelle serate e/o stage dove, piuttosto che fare una seria formazione e pensare a LAVORARE, si fanno queste attività: balli, canti, pacche sulle spalle, camminate sulle carbonelle (io personalmente sulle carbonelle preferisco cuocermi delle belle lombate!) and so on.
A buon intenditor…
Non capisco l’astio e il tono dell’appunto che a mio modestissimo parere non fa onore a chi tiene un sito che aspira ad essere autorevole.
Leggo: “Noi il network marketing lo abbiamo studiato e anche praticato e sappiamo BENE come funziona”.
Non lo metto in dubbio, ma siccome anche il grande Kiyosaki come altri del suo valore per loro stessa ammissione hanno preso inizialmente delle cantonate a riguardo, forse potete averle prese anche voi (come me del resto: l’umiltà è d’obbligo per tutti in questi casi).
Comunque se viene riletto bene ciò che ho scritto (l’ho messo bene in evidenza), sono il primo a deplorare quelle serate dove si salta e si canta come forsennati e che in passato ha messo in cattiva luce il business del network marketing (qualche network marketing poco serio le usa ancora, ma sono fortunatamente casi sempre più isolati).
Il network marketing, essendo il marketing del passa parola, ha il suo sbocco naturale nei contatti “vis a vis” e non certo on line (l’on line ne è solo una nicchia).
Internet, per chi lo sa usare, ha dato magari qualche chance in più tramite facebook e quant’altro, ma alla massa che non ha le dovute competenze e abilità per gestire il business on line, il web è addirittura sconsigliato (parlo nel network marketing).
Forse l’equivoco nasce dal fatto che io ho parlato, come fa Kiyosaki nei suoi libri, di network marketing in senso stretto e non, come mi pare aver capito dal vs. intervento “critico” nei miei confronti, di network marketing online per il quale concordo con voi quando dite che ” Il network marketing è uno dei sistemi PEGGIORI per fare un business online. Ragazzi mettetevi in testa che il traffico sul web N-O-N E’ M-A-I G-R-A-T-I-S, a meno che non sei un SEO con i contro coglioni. …Ma credo che il network marketer medio italiano non sappia manco che differenza c’è tra il Penguin Update (giusto per dirne una) e un cane lupo”.
Probabilmente sono io che sono andato fuori tema in questo contesto visto che il sito si chiama guadagnareonlineitalia e quindi in questo ambito si dovrebbe parlare solo di ciò che è utile e attinente a internet, mentre io erroneamente parlavo in termini generali che per il network marketing sono quasi sempre al di fuori di internet.
So di persone che hanno fatto faville con il network marketing anche e soprattutto per mezzo di internet, ma sono casi isolati di chi ha voluto (e saputo) trovare delle scorciatoie che il mezzo permette (bypassando la fatica di parlare personalmente con le persone come il vero network marketing impone), ma dove sono qui sì necessarie delle competenze e delle abilità di marketing e di vendita che la stragrande maggioranza delle persone non ha.
Per come si era inteso sino a ieri in Italia il network marketing dove c’era (c’è?) la convinzione che solo chi arriva per primo guadagnerà e tutti gli altri saranno fuori gioco (Kiyosaki addirittura mette pure in guardia dal partire per primi), fa sì che qui in Italia si pensi che sono soprattutto i venditori che avranno successo nel network marketing, e magari questa convinzione viene impropriamente confermata e perpetrata proprio dal fatto che ad ogni nuovo network marketing che si affaccia sul mercato italiano -e che magari rappresenta la “moda” del momento-, chi è venditore parte a raffica affiliando una marea di persone (ne conosco alcuni che ne hanno fatti entrare 130 in un mese) e quindi agli inizi sono i primi ad essere messi sugli altari e premiati (e questo dà un messaggio fuorviante), ma alla lunga questa loro “pesca a strascico” fa sì che fanno il vuoto intorno a loro e il network marketing che ha permesso ciò inevitabilmente muore.
Tanto per fare un esempio, se io grande venditore contatto un gruppo di amici e li sponsorizzo “in gruppo” mettendomeli tutti in prima linea sia loro che le loro conoscenze, poi loro che avevano le loro principali conoscenze appunto soprattutto tra di loro e il loro ambiente, quanti ne potranno sponsorizzare poi visto che una parte delle loro conoscenze glie le ho già tolte io dal mercato?
In più se io ho una marea di persone sotto di me fatte entrare di botto magari in poche settimane perchè sono un mega venditore, come faccio poi a seguirle bene quando, soprattutto per chi non ha mai gestito un business in proprio, agli inizi gli ci vogliono minimo 2 o 3 mesi solo per familiarizzare con il piano marketing, gli accessi alla pagina personale del portale che oggi ogni network marketing ha più tutto il resto…
E’ ovvio che devo essere io a insegnargli tutto il business, ma se come venditore più che trascorrere il mio tempo a insegnare lo passo a vendere/sponsorizzare, i miei diretti piano piano non sapendo come e cosa fare, abbandonano.
Chi è un buon venditore ed è più forte di lui sponsorizzare a raffica dovrebbe perlomeno essere lungimirante, cioè una volta trovate 5 persone serie da seguire, le altre persone da lui contattate (se proprio non riesce a fermarsi) andrebbero addirittura messe/regalate a qualcuno della sua dowline che magari non è così in gamba a trovare gente come lui, questo perchè magari fa sì che si motivi chi della sua dowline potenzialmente è in grado di farne entrare di meno, per esempio massimo tre (ma che o non le fa entrare perchè intuendo le proprie difficoltà spesso fa sì che neanche ci provi oppure provandoci, una volta fatte entrare queste tre, non riuscendo a farne entrare altre si demoralizzi e quindi abbandoni facendo quindi abbandonare anche questi suoi tre diretti).
Se noi invece alla persona non brava a vendere dell’esempio di cui sopra diamo una mano a crearsi almeno le sue prime linee che dovranno formare la sua organizzazione, otterremo il duplice scopo che lui e i suoi 3 diretti non mollino facendo seguitare il network e che poi magari tramite uno di essi si arrivi per conoscenza a qualche altro venditore fenomeno che entri nel network al quale se verrà insegnato questo “giochetto” (che poi anche lui a sua volta insegnerà ad altri) farà sì che l’organizzazione crescerà senza fine con la massima soddisfazione appunto di tutti (e non ci saranno i crolli a sufflè con effetto domino che spesso in qualche network marketing ancora si verificano, questo grazie al fatto che i supervenditori compenseranno quelli “scarsi” che hanno difficoltà a reclutare persino solo 5 persone e lo faranno anche a proprio beneficio e non solo di quelli “scarsi”; qualche network marketing moderno addirittura per “imporre” questa regola adotta un sistema cosiddetto binario, ma qui entriamo troppo nel tecnico…).
La mia esperienza diretta è che nei network marketing la maggior parte di coloro che stanno facendo tanti soldi non sono dei venditori: sono o gente “umile” nel senso che non viene da esperienze di lavoro in proprio (casalinghe, operai, soprattutto insegnanti) oppure grandi imprenditori, ma quasi mai venditori.
I venditori fanno percepire esternamente di guadagnare molto (fa parte anche delle loro tecniche di persuasione) ma in realtà guadagnano un po’ di più della media solo agli inizi quando sinceramente non c’è molto da guadagnare, ma si perdono quasi sempre il grosso dei guadagni futuri a cui arrivano altri.
Il motivo io me lo sono spiegato così: i primi (le casalinghe,gli operai, ecc.) vengono attratti dal network marketing dalla prospettiva di avere un piccolo reddito extra che nel venditore (ma anche nell’imprenditore pur se per altri motivi che poi spiegherò) genera un senso di ripulsa e di tristezza perchè evoca scenari da dopo lavoro o secondo lavoro e così via, quindi una cosa squallida e di poco conto (“200 € al mese? Se voglio me li guadagno con una sola vendita).
Per la casalinga, l’operaio, l’insegnante, ecc. invece avere anche 200 € extra al mese (che è ciò che mediamente agli inizi fa guadagnare un network marketing) rappresenta un qualcosa di superlativo per cui vale la pena impegnarsi, quindi partono con serietà e grosso impegno (perchè per loro anche aver messo solo 300 € per iniziare è comunque un grosso investimento a cui non erano abituati e che va “recuperato”) e senza pregiudizi o esperienze precedenti che gli creano inutili resistenze e/o seghe mentali.
Poi in corso d’opera quasi per incanto si ritrovano che avendo lavorato bene e avendo seguito alla lettera ciò che gli veniva detto di fare senza sè e senza ma, “la cosa” è diventata molto più grande di quella per cui erano partiti ma che per la serie l’appetito vien mangiando, li fa diventare sempre più ambiziosi, entusiasti, sicuri di sè e desiderosi di spingere sull’accelleratore in una sorta di circolo virtuoso senza fine.
In alcuni network che frequento coloro che stanno guadagnando di più sono appunto in questa categoria e se qualcuno di essi mi darà l’autorizzazione, vi fornirò le referenze.
Poi ci sono gli imprenditori che non vengono certo attratti da 200 € extra mensili ma dalle potenzialità di guadagni esponenziali futuri, imprenditori che per deformazione professionale sono già abituati a investire tempo e denaro senza ritorni a breve e quindi sanno già muoversi con lungimiranza e pazienza per frutti futuri, non “sbroccando” se agli inizi si vede poco o nulla perchè sanno che se si è seminato bene, è solo una questione di tempo che i grossi risultati arrivano.
Un venditore invece è abituato al guadagno immediato e, per quanto assurdo possa sembrare, non riesce ad accettare di aspettare, freme al solo pensare che occorre seguire un metodo diverso che non è il loro e/o quello a cui sono abituati, non capisce che il guadagno vero e proprio arriverà non dalla vendita ma dalla duplicazione che ci sarà solo se alle poche iniziali persone che si sono fatte entrare in squadra gli si dedicherà per almeno 6 mesi o un anno il massimo delle attenzioni insegnandogli sia attivamente che soprattutto con l’esempio a fare altrettanto con i loro diretti (è quasi come allevare un bambino o innaffiare un seme: solo in seguito se ne vedranno i frutti).
I venditori invece quasi mai accettano gli insegnamenti (uno di essi una volta mi disse: viene a fregare in casa di ladri?) ma anzi, mentre ascoltano già pensano mentalmente a come faranno loro perchè il loro modo è l’unico giusto e quindi che gli si viene ad insegnare?
Non capiscono che “la ruota è già stata inventata” e che spesso per avere successo basta replicare il metodo di chi li ha preceduti e ha avuto appunto già successo.
Invece partono “a modo loro” a testa bassa facendo entrare “questo mondo e quest’altro” perchè ragionano in termini di guadagni immediati e quindi dal loro punto di vista -in maniera più o meno consapevole (spesso quasi inconscia), non stanno sponsorizzando ma vendendo e ogni nuovo ingresso è per loro una vendita per cui calcolano quanto guadagno immediato può portargli (neanche le persone fossero provvigioni).
Proprio non metabolizzano che bastano poche persone inserite inizialmente (spesso anche solo 4 o 5) che se seguite poi in modo professionale e quasi maniacale daranno vita nel giro di uno-due anni a una organizzazione di migliaia di persone da cui pur ricavando poco da ognuna, ti verranno in totale dei guadagni veramente imponenti.
E ripeto, da ogni singola persona ricaverai poco perchè ogni persona non fa parte solo della tua organizzazione, ma anche dell’organizzazione di altre persone e quindi una parte dei suoi consumi dovrà remunerare anche le altre persone (se no salterebbe l’azienda).
Ribadisco ancora questo concetto perché anche ieri una persona da me fatta entrare nel mio team mi ha detto testualmente “però se tu per guadagnare bene devi crearti un’organizzazione di almeno 5000 persone e io poi per guadagnare bene devo crearmi una organizzazione da 5000 persone e poi il mio amico che io voglio far entrare per guadagnare bene deve crearsi un’organizzazione di almeno 5000 persone –e così via- , di 5000 in 5000 in poco esauriamo la popolazione italiana e non guadagnerà quasi nessuno se non i primi perché per gli altri non rimarrà nulla”.
Ripeto: se io creo un’organizzazione di 5000 persone tramite anche quella persona di cui sopra fatta entrare da me ieri, quest’ultima non dovrà crearsi un’organizzazione di 5000 persone tutte diverse dalla mia, ma buona parte della sua organizzazione (diciamo quasi un quinto visto che io applico la politica di max 5 persone per volta come diretti) coinciderà con la mia, e gli altri 4/5 coincideranno ognuno con l’organizzazione delle altre 4 persone fatte da me entrare in prima linea (e questo discorso vale per ogni persona che entri in un network marketing).
Credo che essere convinti che per avere successo nel network marketing occorra essere dei buoni venditori e che nel network marketing ci sono tutte le problematiche riportate nell’articolo fa intuire che nell’approccio al network marketing si ha (o si ha avuto) una impostazione appunto da venditore che ha fatto perpetuare questa convinzione.
Quasi tutti i big da me menzionati negli interventi precedenti hanno detto che inizialmente hanno diffidato molto del network marketing proprio perché gli attribuivano tutte le problematiche da voi menzionate, ma quasi tutti hanno ammesso che inizialmente erano soprattutto ancora dei venditori che solo nel tempo si sono trasformati nei grandi conferenzieri, formatori, scrittori di best seller ma soprattutto imprenditori che sono oggi (quindi solo dopo aver abbandonato l’approccio “ristretto” tipico dei venditori hanno capito tutte le potenzialità del network marketing).
Concludo dicendo che io sono “purtroppo” un venditore che solo nel tempo si è trasformato anche in imprenditore e quindi so per esperienza diretta di cosa parlo…
Essere venditori lo intendo in maniera diversa dal saper vendere che è la cosa più importante a questo mondo per qualsiasi ruolo una persona voglia svolgere (non si può essere un buon imprenditore se non si sa vendere), quindi spero suia chiaro cosa io intenda quando parlo di venditori…
Senza rancore.
Nessun astio, ma solo la voglia di ristabilire la VERITA’ e ritengo che questo ci faccia ONORE (al contrario di chi continua a negarla).
“Venditore” non significa che devi essere GIA’ un venditore appena inizi, ma che lo devi diventare se vuoi guadagnare BENE col multi level marketing.
Il “marketing del passaparola” NON funziona se, alle spalle, NON hai un sistema di vendita per comunicare con efficacia (ossia per VENDERE!) alle persone che “con il network marketing ci potrai fare i quattrini”.
Ovvio che poi il NM non richiede solo una capacità di vendere, ma anche quella di saper formare una rete di incaricati e anche questo richiede specifiche competenze.
…Tuttavia, la BASE rimane quella di sapere vendere. Se non sai fissare un appuntamento, non sai comunicare i benefici e “calarli” di volta in volta sullo specifico prospect, non sai prevenire e/o rispondere alle obiezioni, eccetera, allora non vai da nessuna parte!
Se mi continui a insistere che non bisogna vendere, ma che si tratta solo di fare “il marketing del passaparola” stai solo confondendo le acque e scambiando lucciole per lanterne. Punto.
E’ come se io prendessi un commesso nel mio negozio, lui mi chiedesse “il mio lavoro consiste nel vendere i prodotti del negozio?”, e io gli rispondessi “ma cosa dici non devi vendere ma solo fare in modo che il cliente acquisti!”.
…In pratica si tratta di un banale artifizio retorico – meglio noto al vulgo come “immane presa per culo” – per non dire esplicitamente che bisogna vendere.
Ecco, mi pare che nel MLM in Italia facciano TUTTI sto giochetto qua. …E lo sapete il perché! Perché il 99,99% degli italiani ODIANO vendere! La gente qua da noi si farebbe impiccare per le palle piuttosto che andare a vendere.
Infine, riguardo al discorso che bastano poche persone (buone) in prima linea per sfondare, anche questa è una mistificazione retorica.
E’ come prendere un pinco pallino qualsiasi e dirgli: “guarda che per diventare campione del mondo dei massimi basta che dai un cazzotto sulla punta del mento a un tizio, vinci e fai i milioni di dollari!”
Peccato che si “dimentica” di dire che, prima di arrivare a dare quel fatidico cazzotto (se mai accadrà…), passeranno ANNI E ANNI di allenamenti devastanti, delusioni, mazzate prese, momenti di sconforto e tantissimi altri cazzotti andati a vuoto.
Morale della favola: 4-5 leader in prima linea non è che “ti capitano per caso”! Prima di tutto li devi trovare passando al setaccio una grossa massa di persona, poi li devi convincere, last but not least li devi formare. Facile a dirsi, DIFFICILISSIMO a farsi.
…Ma tanto che lo dico a fare, basta solo fare un po’ di passaparola e il resto viene tutto da sé, right?
Non controbatto a diverse -eufemisticamente parlando-inesattezze.
Mi dispiace solo che anche in questo ambito traspare il vizio più antico di noi Italiani e cioè denigrare il merito e attribuirlo sempre e soltanto a qualcosa di oscuro e inconfessabile (se una donna è bella e diventa direttrice di un’azienda è sicuramente perchè l’ha data a qualcuno, se quello lavora per Google è sicuramente perchè l’hanno raccomandato, e così via…).
Persino uno come Kiyosaki che nel mondo ora è considerato tra le persone più autorevoli in campo economico, finanziario e imprenditoriale e che ha più richieste di pareri e interviste che Mario Draghi, sembra che valga poco o nulla e che il suo successo sia dovuto a motivi “diversi” dal fatto che non ha fallito sino ad ora una sola -ma che fosse una- previsione economica, dall’aumento vertiginoso delle quotazioni dell’oro (previste a suo tempo da pochi) a quelle ancora più vertiginose dell’argento ( previste a suo tempo da quasi nessuno), del crollo del mercato immobiliare quando in tutto il mondo c’era la corsa forsennata al mattone per non parlare poi che credo che sia forse stato uno dei pochissimi al mondo che in tempi non sospetti aveva previsto la catastrofe finanziaria che ha colpito il mondo da qualche anno a questa parte: rileggendo tutti i suoi libri scritti prima che tutto ciò avvenisse (e la data di pubblicazione ne é una prova inconfutabile) vengono i brividi perché a volte viene la senzazione di avere a che fare più con un oracolo che con un essere umano.
2 ultime cose e poi mi ritiro da questa discussione in cui mi ci sono infilato solo perché sono a letto con la febbre e sto scrivendo dallo smartphone:
1) Entra una persona in un network marketing piena di entusiasmo, poi cerca di sponsorizzare qualcuno che gli risponde: parliamone, ma prima voglio documentarmi.
Fa delle ricerche in internet e magari invece di imbattersi nel parere di, tanto per citarne uno, Stephen Covey considerato dal Times come tra le 50 persone più influenti e autorevoli degli Stati Uniti che ci ha scritto anche un libro e parla bene del network marketing, così come lo stesso fa Brian Tracy e Jim Rohn e tutti motivando con degli esempi eclatanti il perché é un sistema geniale di marketing, magari come spesso capita si imbatte in giudizi come questo.
Che fa? Nel dubbio rinuncia.
Magari anche altri faranno così.
Il nostro amico entrato inizialmente con molto entusiasmo, dopo diversi no dovuti spesso al caso tipo da chi si è documentato colui che ho cercato di sponsorizzare ( per questo ci sono delle linee che si duplicano alla velocità della luce e altre che muoiono sul nascere), alla fine molla anche lui dicendo che il network marketing non funziona.
I primi network marketing nati in maniera artigianale e rudimentale qualche anno fa quando non c’era ancora internet e per distribuire i prodotti toccava addirittura comprarli in grossi quantitativi all’ingrosso per poi rivenderli (oggi con internet avviene tutto automaticamente dalla casa madre) più tutti i commenti negativi che ne sono seguiti da chi ne è rimasto deluso ha fatto sì che per molti anni il network marketing non ha avuto per tutti (ma per molti sì) i risultati sperati.
Senza peró dilungarmi in esercizi accademici e in una guerra di dati e di referenti più o meno autorevoli, la vera domanda è: IL NETWORK MARKETING COME SISTEMA DI DISTRIBUZIONE DI UN PRODOTTO E’ GENIALE SI’ O NO?
Mi spiego meglio.
Voi detrattori lo ripudiate perchè lo considerate una cazzata a prescindere o perchè sino ad ora vero o falso che sia non ha funzionato?
Come hanno spiegato benissimo Brian Tracy e Jim Rohn in alcune loro famose interviste a riguardo, il sistema è geniale e auspicabile per tutti, nel senso che se tutti paradossalmente lo considerassero tale, sarebbe la panacea per milioni di squattrinati in tutto il mondo perchè il sistema in s’è e per s’è funziona e per certi versi è il “business perfetto”, solo che fino ad ora dove non ha funzionato è stato solo in base al fatto che i detrattori abbiano messo una pulce nell’orecchio ai potenziali “networker” che defilandosi hanno provocato il default.
Per assurdo lo stesso potrebbe accadere se come un virus si propagasse una corrente di pensiero che dicesse che il franchising non funziona ( ipotesi non molto fantasiosa visto che fino a tre/quattro decenni fa questo era ciò che si diceva del franchisign e proprio per questo stentava a decollare): il solo fatto di far circolare questa convinzione farebbe sì che pochissimi si affilierebbero a un franchising facendolo fallire con il duplice effetto di far dire poi “hai visto che era come ti dicevo io? Quel franchising è fallito e quindi il franchising non funziona”.
Il mio solo invito è quello di andare a rileggere i libri che parlano positivamente del network marketing e che spiegano nei dettagli il perchè è un sistema geniale e un business perfetto e vedere se le motivazioni sono valide o no.
Come sapete nel mondo si sono scritti libri su tutti gli argomenti possibili e immaginabili, siano essi a favore che contro: ci sono libri persino che dicono perchè non è auspicabile investire in borsa da soli o perchè la gestione familiare di un’azienda non funziona, ma nessuno ha mai scritto un libro sul perchè un network marketing non debba funzionare.
Ci sono in giro solo delle interviste e/o dei pareri negativi basati solo su -veri o falsi che siano- dati di successo dei network marketing della serie ” siccome a me risulta, o mi è stato detto, o è capitato a me personalmente, che con il network marketing non si guadagna, allora ne deduco che appunto con il network marketing non si guadagna e quindi non funziona”.
Ma ripeto, spesso capita che non si guadagni con il network marketing non perchè il sistema non sia geniale e che ti può far guadagnare veramente tanto, ma perchè il parlarne male fa sì che il network non progredisca limitando se non azzerando per alcuni i guadagni.
La mia, come quella di Kiyosaki e di tanti altri, non so se lo avete capito, è una “battaglia” di principio e pionieristica come quella combattuta dai primi franchising che alla fine l’hanno spuntata e che, se la vostra risposta alla mia domanda se il network marketing sia un sistema geniale è sì, dovreste combattere anche voi non limitandovi a dire che non funziona più come presa d’atto dei dati in vs. possesso che di uno studio vero e proprio sulle dinamiche e relative grosse potenzialità del sistema di marketing.
2) Nell’ultimo vs. intervento si dice che Marco fa Herbalife: do per scontato che non vi riferiate a me perchè, senza offesa per Herbalife o Amway e via dicendo, il mio network marketing diciamo che è un pò diverso e…
Cordiali saluti
Ps.Le catene di S.Antonio e gli schema Ponzi sono illegali, mentre il network marketing è legale in tutto il mondo (in Italia la legge più recente che la disciplina è del 2005).
Nel network marketing, a differenza delle catene di S.Antonio, se tu fai entrare una persona che si rivela più brava di te, essa può guadagnare molto ma molto più di te nonostante stia sotto a te.
Nei network marketing seri, siccome un distributore non è un dipendente ma un titolare di impresa in proprio, dopo un certo risultato, parteciperà agli utili aziendali (praticamente diventa socio).
IL NETWORK MARKETING È PER TUTTI? NO
IL NETWORK MARKETING È FACILE? NO
NEL NETWORK MARKETING GUADAGNANO TUTTI? NO
NEL NETWORK MARKETING SI GUADAGNA SENZA FARE NULLA? NO
NEL NETWORK MARKETING SI GUADAGNA TANTO SIN DA SUBITO? NO
Se poniamo però queste stesse domande per qualsiasi altra opportunità professionale e/o imprenditoriale, quale di esse riceverebbe dei sì?
Allora in cosa consisterebbe questa presunta diversità e straordinarietà del network marketing?
Nel fatto che a fronte di investimenti limitati se non irrisori e un tempo relativamente breve che può andare da un anno per alcuni a massimo 3 per altri (purchè non mollino prima), si possono ottenere risultati che difficilmente si possono ottenere con altri sistemi.
Paradossalmente è proprio questo anche il suo maggior limite se non saputo usare e trasferire bene, nel senso che per entusiasmo alcuni, o per poca serietà altri, in fase di selezione si spacciano per immediati e certi dei guadagni che invece si possono ottenere solo impegnandosi con costanza e metodo per minimo almeno un anno di impegno quando va bene, creando così delle false aspettative in chi pur potenzialmente notevole, trovandosi in corso d’opera delle presunte difficoltà e/o ritardi non preventivati (presunte perchè sottaciute), si fa prendere dallo sconforto e molla non credendo più alle tardive anche se veritiere spiegazioni dello sponsor.
Oppure sottacendo le normali difficoltà a chiunque in fase di selezione, ciò fa sì che si facciano entrare pure coloro che nella vita cercano solo scorciatoie e quindi non erano adatti, con il solo risultato di andare a ingrossare la già nutrita schiera dei delusi dal network marketing.
Io alla mia squadra non creo false aspettative.
Avendo anche dei laureati, dico loro: cavolo, avete studiato una vita, ulteriori 10 anni oltre la scuola dell’obbligo (sorvolo sui costi…), più stage e praticantati vari, il tutto senza un becco di un quattrino, per poi esservi ritrovati i più fortunati a guadagnare mediamente 1.200 € al mese.
Qui vi chiedo, senza fretta ma anche senza sosta, mediamente 10 ore a settimana per almeno i prossimi 2 anni (che poi non è detto che ci voglia anche meno tempo ma per sicurezza è sempre meglio abbondare) prima di vedere dei guadagni “interessanti”.
Questo seleziona già a monte le persone con cui dovrai lavorare perchè chi è predisposto a credere solo al mondo delle favole, quello che per me e qualsiasi altra persona seria al mondo dovrebbe essere una buona notizia (cioè raggiungere guadagni interessanti in soli 2 anni), quasi sempre si defila vivendola invece
come una grossa delusione (ma come, ma non si diventa milionari in pochi giorni non facendo un cazzo e non dovendo imparare nulla? Ma che bidone è mai questo…?)
Nel mio network marketing sono entrate anche figure di spicco che prima denigravano -o perlomeno per quanto io ne sappia non prendevano in considerazione- fare network marketing, persone che almeno di fama se non di persona conoscete anche voi perchè fanno parte del gotha della formazione e della PNL in Italia 😉
E’ ovvio che ci sono anche altre cose da dire e da fare (sia in fase di selezione che poi in corso d’opera) molto più incisive ed efficaci per avviare e condurre un’attività di network marketing, ma siccome sto scrivendo su una pagina pubblica, non vorrei dare troppe dritte ad altri networker 🙂
Quello che posso dire è che io fo alla lettera ciò che mi è stato insegnato da chi facendolo ha ottenuto dei grandi risultati (non mi conoscete, ma io sono come San Tommaso e se non vedo, non credo e quindi mi sono fatto portare i loro estratti conto prima di applicare il loro metodo) e che ora in effetti sta dando grossi risultati anche a me.
Diffidate da chi vi fa credere che il solo fatto di essere entrati in un network marketing già vi farà guadagnare da far schifo, diffidate da chi vi dice che guadagnerete sin da subito tanto e per di più senza impegnarvi a imparare le giuste tecniche e il giusto metodo di lavoro che ogni sistema al mondo, più o meno efficace che sia, comunque ha.
Fondamentalmente il NM è tutta una questione di statistica. Applichi un metodo che si basa su di un sistema matematico che, se applicato e seguito costantemente nel tempo, non può che portare risultati. Ovviamente il tutto deve presuppore una persona che sa motivare e spronare i propri collaboratori a vendere e portare altri adepti. Ecco perchè la tendenza è quella di “arruolare” cane e porci, senza un minimo di selezione, nella sperenza che “scavando” tra le loro amicizie si arrivi a persone più capaci e maggiormente portate a questo tipo di lavoro. Per mio conto un’attività che può piacere o non piacere… ma che in maniera assoluta non può dirsi giusta o sbagliata. Diciamo invece che ci sono persone portate ed altre meno portate. Persone che credono più nel lavoro individuale. Ma da che mondo e mondo qualsiasi attività in proprio si basa sul passa parola, la raccomandazione e la promozione. Il NM elimina quasi del tutto tali necessità 😉
Stefano, io in passato (negli anni ’90) sono stato in una organizzazione dedita al MLM e quello che dici è vero: la tendenza è (purtroppo) quella di arruolare cani e porci, nella speranza che scavando tra le loro conoscenze capiti prima o poi la persona giusta.
Questo modo di fare è stato a dir poco DEVASTANTE!!! Nell’organizzazione entrò gente assolutamente ALLUCINANTE che causò dei danni pazzeschi, ossia lo sputtanamento totale dell’azienda e di chi ci lavorava.
amici, tutti voi avete detto cose giuste, faccio ml marketing da 20 anni, vi sono stati periodi che ho triplicato lo stipendio, di sott. aeronautica. e certi periodi appena i soldi della benzina. ma mi trovo a condividere di piu’ le considerazioni di marco.
purtoppo la maggior parte delle persone, inizia questo bisinnes quando e’con l’acqua alla gola, e pretenderebbe di farsi i soldi in poco tempo, mi dite perche’ una persona per diventere insegnante deve studiare per 18 anni, e dopo tale studio se fortunato andra a guadagnare 1200,00€ al mese? occorre darsi il tempo di inparare, di crescere, di rilasciare i freni a mano che abbiamo nel cervello, epoi si vedra’. ognuno faccia quello in cui crede, e se si impegna puo’ riuscire in qualsiasi sistema di marketing. non serve litigare, e denigrare gli altri. basta parlare, e’ importante agire. vi abbraccio, buona fortuna.
Buongiorno.
Ho lavorato in un NM per un anno e mezzo e mi hanno insegnato a contattare cani e porci per trovare qualcuno in grado di fare altrettanto con tanta motivazioni e frasi motivazionali da parte degli sponsor.
C’è chi ci riesce a farsi una bella rete e ne conosco di gente che ci è riuscita.
Ora ho abbandonato al momento il NM per dedicarmi all Infoprodotti. solo che proprio ieri una mia downline mi ha contattato per cambiare rete ed entrare nella sua.
Con la solita cosa che è essenziale fare 300 pt e non è necessario vendere 🙂
Anzi quando gli ho fatto notare che è necessario vendere lei mi dice:
“Se in passato non sei riuscito a guadagnare e perchè ti basavi solo sulla vendita. Devi fare autoconsumo principalmente e poi anche delle vendite. E sopratutto trovare persone che fanno come te. La gente fa quel che ti vede fare rispetto a quel che gli dici di fare”.
Mi ha anche detto che solo in due mesi ha raggiunto la seconda qualifica e scopro che il suo sponsor, che ha una bella qualifica, gli passa dei potenziali contatti, lei ci fa il colloquio e li iscrive.
Insomma te la fanno passare come facile ma non è così. Anzi penso che sia uno delle più difficili attività da fare e devi imparare a parlare con la gente affinchè ti prenda sul serio quando parli.
Puoi anche basare tutto il business solo sull’autoconsumo ma devi saper convincere gli altri a farlo e non basta solo la scusa di: “cambiare negozio e fallo cambiare ai tuoi amici cosi tutti guadagnate soldi nel consumare 300 pt al mese”
Aggiungo anche che ultimamente da un networker mi è stato detto che dico cazzate se dico che nel network non ne necessario vendere. Anche DonFailla e moglie sono diventati dei grandi in questo.
E peccato che DonFailla e moglie hanno una dote naturale nel vendere il progetto di vita del NM. E c’è chi a sua volta a questa dote naturale.
Ma siccome io, come tanti, sta dote naturale non la ho, per arruolare tanta gente si dicono le mezze verita. Tanto c’è sempre chi ha la dote naturale di saper convincere la gente. Forse anche stesso i networker che non sanno vendere lo diventano con le mezze verità.
Ed ecco perchè la gran parte dei Leader delle aziende di NM fanno tanti soldi, perchè sponsorizzano ogni giorno migliaia di persone e le legano ad altri loro sotto collaboratori giusto per motivarli e convincerli a fare autoconsumo prima che abbandonino la spugna.
Così anche per sto mese la somma di tanti piccoli acquisti fanno guadagnare il Diamante
Chi vive di MLM da anni come me non può che essere indignato da alcune insinuazioni che ho trovato leggendo alcune recensioni in questo blog.
Non mi soffermerò a parlare della compagnia per la quale LAVORO perchè non mi sembra corretto pubblicizzare qui, ma vi assicuro che io e moltissimi miei collaboratori viviamo di questo LAVORO da anni.
Impegno? Costanza? Delusioni? Euforia?
Ma non è la vita nel suo complesso che è cosi?
Quando sento che imprenditori si tolgono la vita per i debiti, penso a quanto fortunato io sia a lavorare senza dipendenti, senza magazzino, senza recupero crediti, senza insoluti, per una compagnia solida che MI PAGA OGNI SETTIMANA PUNTUALMENTE, pagandomi le tasse alla fonte, nella legalità piu assoluta.
Davide probabilmente ti è sfuggito il senso di questo articolo. Infatti il nostro scopo non è assolutamente quello di denigrare il network marketing. Anche noi conosciamo persone che si sono realizzate attraverso il MLM e che ora guadagnano molte bene.
Il discorso è un altro: è vergognoso vedere come il MLM viene spacciato come un metodo per guadagnare, dove non è necessario saper vendere. Inoltre, è altrettanto vergognoso che venga spacciato come la “big next thing” del guadagnare online.
…Il perché lo abbiamo spiegato dettagliatamente nel nostro articolo e nei vari commenti di risposta a cui rimandiamo. Pertanto, PRIMA di criticare, sarebbe buona norma leggere attentamente.
Il network marketing non è affatto facile, sopratutto l’inizio, purtroppo vedo moltissime aziende di network peccare proprio dove invece si dovrebbe eccellere per far si che tutti possano crescere bene! un buon programma di formazione collaudato e di livello!
In Italia non c’è! l’unico modo è fare dei corsi di formazione esterni.. ma quelli costano! Oppure seguire il tour itinerante di Mellone e i suoi corsi a bassissimo costo.. dicono che sia eccezionale! trovate indicazioni su latuaformazione.it
Ho letto tutti i Vostri interventi e come spesso accade la verità sta in mezzo. Faccio network da diversi anni , con alcune aziende sono riuscito ad avere compensi veramente interessanti , mentre con altre si sono rivelate delle non in grado di gestire un network. Da circa un anno ho iniziato una ” collaborazione ” con una azienda italiana che ha deciso di lasciare la grande distribuzione e utilizzare il NM per rilanciare i propri prodotti.
Esiste in rete un sito che si occupa di fare delle recensioni sui vari sistemi di guadagno e il risultato espresso è il seguente :
Vediamo che è un’azienda Italiana che si trova in pv di Padova. Dopo una breve ricerca sulla rete possiamo confermare la reale esistenza di tale azienda.
Viene proposto un network che riguarda la vendita ed il consumo di prodotti che riguardano la bellezza (profumi, creme, saponi, etc…)
Una frase presente all’interno del sito ufficiale di xxxxxxx è: “….i prodotti saranno spiegati in modo accurato da persone che li hanno già provati…. ” è questo il vero mlm.
1. Autoconsumo
2. Proporre i prodotti ad altre persone
3. Proporre l’opportunità di guadagnare alle stesse persone che è stato venduto il prodotto precedentemente.
Se il sig. xxxxxxx si sente portato per il settore trattato da quest’azienda, consigliamo di prendere in seria considerazione l’opportunità proposta e ne garantiamo la legalità
Questo dimostra che alla base del network marketing esistono tre punti essenziali e purtroppo sempre più spesso le Aziende che si avvicinano a questo sistema di vendita non hanno i requisiti essenziali .
Per fare NM la vendita ricopre un ASPETTO importante ( o regalo i prodotti o per farli provare ad altre persone cmq devo fare una vendita ) ma non fondamentale e anche in questo caso dipende molto dagli strumenti messi a disposizione dall’azienda.
Bando alle chiacchiere ci sono ottimi prodotti da vendere online che tra l’altro fanno bene alla salute delle persone e all’ambiente e si vendono perché l’uomo ha sempre bisogno di nutrirsi.Molti produttori compreso me non vendiamo alla gdo per una seria di motivi che non sto qui ad elencare,quindi abbiamo bisogno di gente seria che vuole lavorare e guadagnare onestamente.Fatevi avanti c’è posto per tutti.La grande distribuzione organizzata non da spazio a nessuno nemmeno alle cassiere “pagate quattro soldi” per non parlare dei produttori spremuti come un limone e costringendoli a fare sempre prodotti di scarsa qualità che non valgono niente a livello nutrizionale e non solo…vedi aumento di malattie.Complimenti a Marco e Mark per il seminario audio “la verità sul guadagno online in Italia” per me siete stati di grande aiuto.Salute e Saluti Nandino il contadino
Gestore del sito, non so chi tu sia, ma hai perfettamente ragione. Il network marketing è vendita, ma sai una cosa? Tutto è vendita!! Quando parli con la tua ragazza e la convinci ad andare in pizzeria, non è vendita? Gli hai venduto la tua idea. Quando scrivi questi articoli sul tuo blog, non stai vendendo la tua immagine? La tua fiducia?
E non ci “proporrai” un info-prodotto? (che potrà essere anche fanstatico, non lo metto in dubbio)
Quando parli al tuo amico del film che sei andato a vedere e che ti è piaciuto molto e gli e lo consigli non stai vendendo? 🙂
In un posto fisso, non stai vendendo il tuo tempo? non cambia assolutamente nulla da vendere un prodotto, perchè tu nel posto fisso stai vendendo le tue capacità, e se trovano qualcuno che ha capacità migliori delle tue ti sostituiscono.
Posso andare avanti delle ore a fare esempio di come tutti noi quotidianamente vendiamo qualcosa, si perchè la vendita non è solo esclusivamente del prodotto, ma di un servizio di un evento, di un opinione, ad esempio noi stiamo discutendo riguardo al NM, tu stai cercando di vendere la tua opinione. Ma vi dico anche un altra cosa, anche la vendita di un prodotto nel 90% dei casi avviene non di per sè per il prodotto ma per chi ci sta dietro, riprendo l’esempio di tu che dici al tuo amico di andare a vedere il film di nome Pluto, poichè è un tuo amico e ha fiducia di te probabilemente ti crederà e andrà a vederlo, ma se invece di dirglielo te, gli e lo dice una persona che gli sta sul cazzo, pensi che andrà a vederlo lo stesso? 🙂 eppure il film è sempre lo stesso.
Con questo cosa voglio dire? Che dire che il network marketing è vendita, è come dire che l’acqua è bagnata, bella scoperta.
Il mondo si basa sulla vendita, vendere signica dare-avere, quindi a meno chè tu non vivi sulla Luna, o non sei un eremita, tu come tutti noi, tutti i giorni vendi 🙂 a partire da quando alla mattina bisogna portare fuori il cane, e lo porti te piuttosto che la tua ragazza ( e magari lo fai perchè ti fa gli occhi dolci, o perchè sai che patisce il freddo, e sai cosa succede in quel momento? che tu gli porti giu il cane, e lei in cambio è felice, e tu hai portato giu il cane in cambio della sua felicità)
a questo blog.
E quando tu dici che bisogna vendere se no non si guadagna, è una cosa ovvia, tu prova a guadagnare senza vendere nulla, ne le tue capacità, ne i tuoi scritti, ne la tua fiducia. Ma scusa ma spiegami una cosa, ma sti 2000 miliardi che ci sono in circolo nel mondo, come vanno da una persona all’altra? Se li lanciano?
La VENDITA, non è nient’altro che uno scambio EMOTIVO, e nella vità come nella vendita tutto è dettato dalle leve del piacere e del dolore, come prima quando hai portato giu il cane, in cambio della sua felicità (piacere) lo hai portato a pisciare, se non lo portavi lei prendeva freddo, e a te dispiaceva (dolore).
Quando compri il cibo, lo fai perchè cosi mangi (piacere), se non lo compri digiuni (dolore), quando ci venderai il tuo e-book farai in modo da farci percepire che non abbiamo speranza se non seguiamo il tuo corso (dolore), oppure ci farai capire che grazie al tuo corso possiamo guadagnare online (piacere), allora dopo questi esempi (che secondo me sono più eloquenti della teoria), penso abbiate capito che la VENDITA è uno scambio EMOTIVO dettato dalle regole del piacere e del dolore. Dopo questa premessa, tocchiamo un altro punto, dato che tutto è vendita, nel network marketing cosa si vende? Il VALORE che uno ha come persona, dando per scontato che tutti i prodotti di quasi tutte le aziende di network sono fantastici, cos’è che fa la differenza nel network marketing? Quanto tu vali come persona, che cosa significa VALORE? il rispetto che tu dai alle altre persone, l’importanza che gli dai come persona, la sincerità, la costruzione di un rapporto di fiducia con l’altra persona. Ma tu spiegami una cosa, ci sono ormai migliaia di info-prodotti, spiegami perchè dovrei comprare il tuo? Spiegami perchè le persone che ti ascoltano comprano il tuo e non quello di altri info-marketer? Mi vuoi dire che il tuo è il migliore di tutti? O forse che te lo comprano per la fiducia che hanno in te, per il valore aggiunto che tu gli hai dato a queste persone, perchè magari le hai dato la speranza di poter crescere meglio i loro figli e stare piu tempo con la loro famiglia se riuscivano a costruirsi un business online, perchè gli hai risposto ai commenti e quindi hai dato importanza a ciò che loro hanno scritto. Questi sono i motivi del perchè le persone ti compreranno il tuo info-prodotto, non perchè sarà migliore o peggiore degli altri, ripeto che parto dal presupposto che comunque sia un prodotto di qualità, perchè se presenti un prodotti in un modo, e poi questo prodotto non risulta invece utile alle persone, allora sei un ladro e gli hai fregato i soldi.
Detto ciò torno al discorso che se no mi perdo, la domanda giusta non è “il network marketing è vendita?” la domanda giusta è “come devo fare per avere successo nel network marketing?”
E sai qual’è la risposta? Ascolta coloro che sono riusciti nel network marketing, e molte (non dico tutte perchè c’è anche chi è bravo a fingere e a persuadere le persone) capirai che sono persone di grande valore, persona che qualsiasi cosa tocchino, quella cosa diventa ORO.
Quei corsi in cui saltano, e ballano, che tu critichi tanto, li tiene anche Anthony Robbins, sai chi è? E sai che i suoi corsi hanno aiutato migliaia di persone a riuscire nella vita, a crearsi un indipendenza economica, ed essere padroni della loro vita, a superare dei traumi che hanno avuto nel corso della loro vita e che non riuscivano a superare. Quei corsi costano da 2000 a 4000 euro circa, ( ed è poco considerando che T harv Eker arriva fino a 12000) per 3 giorni di corso, e normalmente ci sono dalle 5 000 alle 10 000 persone, sai che significa?
20 milioni di dollari in 3 giorni…
E sai che cosa ha fatto? “Ha aggiunto valore a quelle persone, perchè lui in primis è una persona di grande valore”.
Allora voi potete criticare anche quei corsi, ma chiedetevi se voi aggiungete valore alle persone, o se gli spillate solo i soldi.
E se le persone danno piu importanza alla tua opinione o a quella di kiyosaky, (purchè siano entrambe opinioni che seguono un filo logico ovviamente), è perchè qualcune delle due avrà dato più valore alle persone rispetto all’altro.
Ragazzi nella vita ascoltate sempre tutti, ma ascoltate bene chi è riuscito a fare una cosa, e chi non è riuscito, e capirete la differenza, e capirete che chi non ha riuscito vi può essere utile fino a un certo punto, perchè se non è riuscito lui, come può insegnare a voi come riuscire? 🙂
ah dimenticavo, nella vità se vuoi avere successo in qualsiasi ambito devi imparare a vendere, proprio perchè la vita è fatta di persona che danno-ricevono, e quindi di vendita 🙂
E questo si impara con la formazione
io ho iniziato con Stiforp che è di Nauder Kazhan e offre strumenti adeguati per il network marketing e formazione che posso essere usati per tutte le aziende,essendo nuovo del settore! cmq per i guadagni online di meno faticoso e piú prolifico c’è bannersbroker…
Ho letto questo interessante articolo sul NM.
In passato ho lavorato per diverse aziende del settore NM, si ogni settore merciologico.
Quello che vi posso dire dalla mia esperienza è che:
Ogni volta che incontrante un potenziale cliente si effettua una vendita:
O voi riuscite a vendere il vostro prodotto oppure lui vi venderà la scusa per non comprare… In ogni caso si chiuderà una vendita. La domanda che vi dovete veramente porre è: chi chiuderà la vendita, voi o i potrenziali clienti?
La frase è tratta dal film boiler room, 1 km da wallstreet.
Il film in realtà si basava sulla vendita di una truffa, tuttavia i consigli che davano erano, per quanto crudi, molto validi.
Detto questo, se volete concludere qualcosa dovete saper vendere e vendervi. Se non lo sapete fare levateci mano che almeno non sprecherette tempo, energie e soldi appresso a cose per voi irrealizabili.
Francesco sopra faceva l’espempio di quando dobbiamo convincere una ragazza ad andare al cinema, oppure, aggiungo io, di quando lo dobbiamo rimorchiare. Dobbiamo effettuare una vendita, ma non è perchè questo è vero che tutti lo sanno fare… Conosco un sacco di gente che non ha fidanzata, non rimorchia nessuno e non convince nessuno… Non sanno vendersi o vendere.
Altri invece sano rimorchiare una ragazza a sera ma non sanno vendere prodotti. E’ vero che in entrambi i casi si vende qualcosa, ma convincere una persona comporta il farla uscire da una zona di confort, convincere a spendere comporta l’uscita dalla zona di confort e il dolore psicologico del liberarsi di un sudato guadagno.
Quindi è estremamente più difficile….
Mi sono imbattuto in questo blog proprio perchè cercavo opinioni e pareri in merito all’argomento network marketing, infatti recentemente sono accidentalmente caduto ahimè in questa, a mio modesto parere, “trappola”…tutto vero quello che scrivono i pro-network marketing vs. i contro network-marketing, ma io mi schiero con i secondi, in particolare mi trovo d’accordo con MDV…Io sono un comune mortale, ho provato ad entrare nel giro e, checchè se ne dica, che lo si chiami come si vuole, nel modo più lagale “struttura piramidale” o, in quelli illegali, catena di Sant’Antonio o schema Ponzi, costituisce un vero e proprio reclutamento di persone legalizzato…Sappiamo che l’attitudine al vendere è data da svariati aspetti: per dire anche solo una bella gnocca perchè semplicemente c’ha l’aspetto fisico appetibile a me da caliente uomo – 🙂 – quale sono convincerebbe , ma ci son anche la dialettica, la cortesia e gentilezza,ecc. ecc…. Poi naturalmente dipende da ciò che si vende e dove si vende (se vendi infradito in Alaska è palese che fai zero…) e se il segmento che si va a colpire è giusto (è chiaro come la luce che non mi puoi vender giochi per pc o psp agli ultrasessantenni) …Comunque, ho lavorato in centri commerciali come commesso in settori quale l’hi-fi ed elettrodomestici per anni e vendevo davvero discretamente, poi grazie ai miei percorsi di studi linguistici (nonchè ad una buona dose di passione, attitudine e capacità) che mi hanno permesso di lavorare nel settore turistico, ho trovato lavoro già anni or sono nel settore alberghiero come receptionist e da lì, seppur purtroppo con un contratti semestrali dovuti alla naturale stagionalità, non mi son più mosso…i miei datori di lavoro/responsabili son sempre stati soddisfatti di me, vendevo l’invendibile (faccio riferimento a camere d’hotel ovviamente) nonostante spesso la qualità del prodotto non fosse al top ma di standard medio-basso, nell’ultimo hotel in cui ho lavorato (e che tutt’ora lavoro come responsabile di ricevimento) ho persino contribuito al restyling e miglioramento del sito che gli ha incrementato le vendite dirette al cliente privato di moltissimo in controtendenza al periodo disastroso quale è stato la passata stagione estiva complice sappiamo la crisi…Ebbene, tutto questo per dire che da poco mi son buttato in sto network marketing e per me è stata una bidonata, una totale delusione e la denigrazione della mia persona che si è abbassata all’infimo…oltre ad una comprovata cultura alle spalle (non per vantarmi ho 2 lauree) da dipendente vendevo l’invendibile, da macchinette del caffè a computer,telefonini e tv, mentre ora dopo sbattimenti vari, meeting formativi in giro per il triveneto a mie spese (benzina, intendo, che non te la regalano sappiamo), umiliazioni dai coordinatori superiori (l’idea dell’essere l’ultimo pivello arrivato che non è nel giro delle cose quindi tu pensa solo a farti sta listina di nomi e non preoccuparti di altro) non riesco a vendere manco una cippa di macchinetta da caffè o una cremetta idratante all’aloe…Sono baggianate, la gente va a comprare dove spende poco e sempre più dove dietro sta la solidità di un grande marchio di distribuzione, la sana cremetta all’aloe o la ottima macchinetta del caffè te la trova tranquillamente all’ipermercato dove sa che ha un’assistenza post-vendita ed una garanzia in caso di problemi col prodotto, non compra dal primo pinco pallino che gli passa davanti…Punto primo…Punto secondo, un comune mortale come me non aveva sta granchè di rete di amicizie (tutti compagni di merende o studenti di corso all’università) e che vive in un piccolo paesino della bassa trevigiana, è stato un inferno crearsi una lista nomi pronti da arruolarsi e disposti ad portare avanti sta catena piramidale investendo “l’irrisoria” cifra per altro di minimo 300 €!!! Tutti mi han guardato di traverso (“sei pazzo, e chi minch*a li vuole spender 300 euro per quella roba???” cito la risposta del 99% di loro)!!! Per me è e rimane una truffa, loro (i cosiddetti “sponsor”) alla fine dei conti volente o nolente, ti reclutano ma allo stesso tempo all’atto della tua recluta diventi un loro cliente perchè ti sei dovuto acquistare OBBLIGATORIAMENTE il pacchetto dimostrativo di questi beni che tu poi andrai a vendere battendo casa per casa…Neanche una settimana ed ho abbandonato sto progetto e non me ne son pentito…Il sistema del Network Marketing è un sistema che funziona nei paesi anglosassoni e negli USA, mettetevela via, a voi pro NM, che in Italia non sfonderà mai, il cliente italiano resta e resterà sempre il più esigente e diffidente (basti vedere comunque la semplice vendita online, che in Italia è certamente incrementata ma non ai livelli esponenziali dei paesi americani e mitteleuropei, siamo ancora distanti anni luce da loro, qui la gente gira ancora con la mazzetta dei 999€ in tasca)!!! Per quanto riguarda infine, piccola chiosa, un commento che leggevo sopra che vendere è anche convincere la tua partner a portare fuori il cane per pisciare o convincere l’amico ad andare al cinema, quello non è vendere, quello è opera di persuasione per non scomodarti te dal tuo stato di benessere od abbassarti a volontà altrui ma non tocca il “dio denaro” nelle tasche di nessuno, sta all’altra persona magari cedere perchè si è stufata di sentirti rompere le scatole o perchè il cane abbaia di continuo fino allo sfibramento sicchè uno dei due lo porta fuori anche se non vuole…!!! LA VENDITA – e non ho fatto scuola di economia ma lo san anche i bimbi delle elementari – E’ UN PROCESSO FORMIDABILE CHE NON SI CONCLUDE CON L’ATTO DELLA CONSEGNA DEL BENE E RELATIVO DISBRIGO DI FORMALITA’, BENSI’ UN PROCESSO DI ACCOMPAGNAMENTO “PRE” (CON LA PUBBLICIZZAZIONE E PROMOZIONE) E SOPRATTUTTO “POST” (CON L’ASSISTENZA E LA FIDELIZZAZIONE), NON E’ QUELLA COSA DA STALKER CHE DEVI PERSEGUITARE E TONTONARE LA PERSONA AFFINCHE’ CONCLUDA L’ATTO DI ACQUISTO MA CONTROVOGLIA O INSODDISFATTA DALLA QUALITA’ DEL BENE, non esiste peggio cliente, ti romperà le balle in eterno, gli dovrai cambiare la macchinetta del caffè in eterno o sua moglie sorridento ti dirà “si buona la cremetta all’aloe ci penso” poi dopo 2 giorni manco più si ricorda chi sei e ti risponde pure “se ne vada che son di fretta non ho tempo per la pubblicità”. Arrivederci a tutti
P.s.: scritta da un comune italiano che le esperienze le vive anche sulla sua pelle e non si basa solo sulla lettura di trattati o libri (per carità utili anche quelli eh, son pur sempre un dottore ne ho letti tanti nella mia carriera scolastica…!!)
Ci sarebbe tanto da dire e anche da rispondere, ma tanto ognuno rimarrebbe della propria idea, quindi non ci perdo neanche troppo tempo.
Una cosa però è importante dire, ed è la prima cosa che il mio sponsor mi ha detto alla fine del piano marketing, quando io ho risposto:”ma io non so vendere e non mi sento adatto”….lui molto sinceramente ha risposto:”il NM E’ VENDITA….ma se avrai pazienza e voglia di imparare abbiamo un sistema di formazione che ti permetterà di imparare a farlo”. La cosa straordinaria è che non aveva aggiunto è che avrei imparato a VENDERE in modo etico, professionale e rispettando gli altri e le loro idee!!!
Il NM e’ un SISTEMA LEGALE per costruirsi un reddito, piccolo,medio o grande dipende dal nostro impegno e dalla nostra voglia di IMPARARE A VENDERE PRODOTTI E VENDERE UN’IDEA DI BUSINESS!! Tutti riusciranno a farlo??? NO!!! Una buona parte mollerà al primo ostacolo, addirittura senza neanche provare, perchè molti pensano di guadagnare senza fare nulla, e sono poi quelli che fanno uscire fuori le statistiche che ho letto prima!!!
Felice Vita a tutti, vi auguro di raggiungere ogni vostro obiettivo con il mezzo che ritenete più idoneo!!
Sono Paola buon giorno, ho un’amica che fa l’operaia e ha un contratto solidale con una grossa ditta e questa gli hanno detto di trovarsi un’altro lavoro. Una sua amica l’ha tirata dentro in un secondo lavoro l’aloe living è fresca di tre mesi; e sta acquistando quei prodotti e insegnano network marketing e non è professionale. Ma è serio?
Come tutti i network marketing le possibilità di crearsi un reddito con quel metodo sono decisamente contro la tua amica. Noi siamo persone che vogliamo costruirci le nostre entrate senza dover dipendere da uno stipendio: se il network marketing fosse la soluzione faremmo quello e non internet marketing. Tu ti interessi di guadagnare online… coinvolgi anche la tua amica su queste cose e questo blog invece di lasciarla a perdere tempo, soldi e autostima col network marketing. E non parlo di quel network marketing in particolare, ma del modello in generale che è enormemente inefficiente.
Paolo ogni 30 secondi esce fuori un nuovo network marketing e quindi è impossibile conoscerli tutti. Questo che ci hai detto (aloe living) sinceramente non lo abbiamo mai sentito nominare, e quindi preferiamo evitare di esprimere pareri su qualcosa che non conosciamo.
Diciamo solo questo:
– se noti che l’attività si basa soprattutto sul reclutamente e non sulla vendita
– se gli eventi formativi consistono soprattutto in incontri a base di canti, balli e standing ovation
…Allora c’è da scappare alla svelta!
Paola se la tua amica ha voglia di fare seriamente, riuscirà a costruire la sua entrata supplementare sia con il network marketing, sia con l’internet marketing …in tutti e due i casi ci vogliono impegno e costanza, nessuno regala soldi. Per quel che mi riguarda approcciare un’attività di NM ha aumentato e di molto la mia autostima, non ho assolutamente perso soldi ma ne guadagno, e soprattutto non ho perso neanche un secondo della mia vita…ma l’ho investito in formazione,crescita personale e a conoscere nuove persone, facendo molte amicizie e rafforzando le vecchie.
Non sono per niente d’accordo nel mettere sullo stesso piano internet marketing e network marketing, solo perché sono “opportunità di guadagno”.
Per l’internet marketing le possibilità di successo e le potenzialità di guadagno per una persona normale sono molto, molto superiori rispetto al network marketing, dove oltre il 99% delle persone non guadagna o perde soldi (non è un numero inventato, sono dati che si trovano online).
Soprattutto è assolutamente deleterio il discorso che fanno i promotori del network marketing (non necessariamente chi ha scritto il commento sopra), che “se lo fai seriamente ottieni risultati”. Anche se lo fai seriamente e ti fai un mazzo cosí, ben difficilmente ottieni risultati e certamente non in tempi brevi. Le possibilità sono contro di te nel network marketing.
L’internet marketing, se fai le cose giuste funziona. Nel network marketing devi essere un fenomeno per avere chance di successo.
Non sono assolutamente simili.
Marco quello che scrivi è una tua opinione, come tale rispettabilissima. I dati che tu dici di trovare online bisogna anche capire da che fonte sono presi. Una cosa è certa molte persone non sviluppano network semplicemente perchè quando capiscono che c’è da lavorare, e si sono d’accordo con te in questo caso, c’è da lavorare duro almeno 2/5 anni per mettere in piedi una struttura solida, allora tirano i remi in barca e dicono che non funziona….forse è la stessa cosa che hai fatto tu…non so!!! Vorrei vedere anche le statistiche di chi si butta sull’internet marketing….quanti realmente riescono a tirare su un entrata soddisfacente….e quanti invece iniziano pensando che piovano soldi dal cielo, e dopo due mesi mollano, credo che le percentuali siano molto simili…se non identiche. Le possibilità sono ovunque, e mi fa specie veder dichiarare una “credenza così altamente limitante” da uno che ha una bellissima foto con IL RE…..uno che tira su soldi a palate dicendo alle persone che nulla è impossibile se ci si crede veramente, ma poi in mano oltre che tanta motivazione non è che ti lascia qualcosa di concreto. Comunque credo che possiamo andare avanti per mesi,io non giudico ciò che tu fai, tu hai la tua idea, io la mia, in bocca al lupo per il tuo business e per il tuo futuro. Felice Vita.
Giancarlo, non so se non sei informato o se sei in malafede, ma propendo fortemente per la seconda ipotesi. Infatti tutte le persone che fanno multilevel o cercano di coinvolgere altri nel multilevel dicono le cose che dici tu. La mia non è un’opinione, sono fatti e chiunque può verificarli. E non mi interessa neanche discutere, ma quando sul blog che io gestisco (assieme a Mark) tu vieni a dire a una persona che multilevel e internet marketing sono la stessa cosa e che basta impegnarsi seriamente allora è mio dovere dire che non è così. Ti dirò di più: qui non siamo amichetti e chi non ha la coscienza pulita (o dice cose sbagliate perché non è informato), può anche smettere di visitare questo blog. Abbiamo gia’ detto quello che pensiamo del multilevel e chiunque può leggerlo sul blog. Fine della discussione.
Marco a me dispiace quando qualcuno mi fraintende…e…in un certo senso mi offende!!! Sorvoliamo sulla mia presunta malafede, non voglio guastarmi questa splendida giornata che è appena iniziata! Io non ho detto che network marketing ed internet marketing sono la stessa cosa, ho semplicemente detto che in entrambi i casi….se non ti impegni, se non ti informi…se non ti formi, se non investi del tempo per capire come “funziona”, i risultati saranno pessimi in entrambe i casi, oppure mi stai dicendo che nell’internet marketing non serve fare una cippa e il tuo conto corrente si gonfia come un palloncino??? Non credo! altrimenti saresti tu quello che sta buttando fumo agli occhi della gente. Ho anche detto che vorrei vedere le statistiche di riuscita nell’internet marketing….sono curioso, e non lo dico per prendere per il c*lo lo dico sinceramente. Ho scritto che nel NM se non investi dai 2 ai 5 anni è difficile vedere risultati concreti, quindi sto dicendo ad un eventuale lettore che il NM è tutto fuorchè un giochino, e che ci vuole TEMPO!
Se poi ti da fastidio avere un contraddittorio e che non tolleri che qualcuno abbia un’idea diversa dalla tua, allora mi faccio da parte volentieri. Felice Vita
“GUADAGNARE ONLINE ITALIA” c’è del vero in quello che dici. Però dipende, nel senso anche quando vai a fare un classico colloquio di lavoro, per fare l’operaio avviene una “VENDITA” se vogliamo guardare. Perchè il selezionatore dovrebbe scegliere me piuttosto che un altro? Devo cercare di dare il meglio e CONVINCERE il selezionatore a farmi assumere. Il network marketing è un nuovo modello di distribuzione che permette allo stesso consumatore di creare un buisness proprio. Certo proporlo alla gente non è facile, perchè pensano che sia il classico porta a porta o un sistema piramidale o un sacco di cazzate del genere. In realtà permette a tutti di guadagnare in maniera meritocratica,cioè in base all’impegno profuso.E’ un vendere ma diverso 🙂 non devi cercare di vendere il prodotto, ma trovare persone che hanno voglia di crescere e delle ambizioni :). E ti dico non sono molte! Perchè come dici te tutti vogliono il lavoro fisso e ragionano da poveri in questo senso. 🙂
Giuseppe, questa descrizione è quella che il network marketing promuove, ma non corrisponde alla realtà. I dati dicono che oltre il 99% di chi fa network marketing nel network che riesce a far guadagnare di più i suoi affiliati (Herbalife) non guadagna nulla. Non è un discorso di meritocrazia è un discorso di sistema di business. Il network marketing funziona bene per chi lo crea e per chi lo inizia, ma per tutti gli altri o sei un fenomeno (che certamente fa bene in qualsiasi settore), oppure semplicemente stai facendo qualcosa che è troppo difficile e troppo svantaggioso. Il network marketing non è l’opportunità per tutti, ma anzi rende chi lo fa tendenzialmente più povero. Mentre al contrario, guadagnare online è veramente meritocratico, non si parte svantaggiati e c’è spazio e possibilità per tutti. Poi concordo con te che devi avere la mentalità dell’imprenditore, ma questo vale sempre.
Cit: “Volendo tirare le somme: guadagnare con il network marketing è sicuramente possibile ma richiede tempo, energie, passione e soprattutto professionalità e voglia di fare. ”
Lo avete scritto voi, non capisco perchè poi smentite ciò che scrivete!!!
Sui dati che poi mettete in risalto così tanto, vorrei sapere le fonti , e soprattutto i dati relativi anche all’internet marketing. E’ facile sparare cifre (da verificare) su un settore, e non dare dati oggettivi sul settore di cui si tessono le lodi.
I dati ci sono e sono chiari. Noi abbiamo fatto le nostre ricerche sul network marketing e sappiamo ciò che diciamo. Visto che parli dell’argomento, fai tu le tue così sei informato anche tu. In ogni caso, per chi mastica un minimo di inglese, consigliamo di dare un’occhiata qui:
http://mlm-thetruth.com/research/mlm-statistics/shocking-stats/
E comunque chiudiamo qui questa discussione, perché sta diventando una cosa sterile stile “guelfi contro ghibellini” che non contribuisce a dare nessun valore ai lettori di questo blog. Grazie a tutti.