Mettiamo subito le cose in chiaro: quando ci sono molte persone che si concentrano in un luogo (fosse anche solo virtuale come un sito web) allora, quasi sempre, c’è l’opportunità di fare soldi. Fatta questa indispensabile premessa, come con altre cose si può anche guadagnare con Google.
Tuttavia, c’è da dire che per guadagnare con Google non esiste un unico sistema. Molto dipende dal tipo di business che deciderai di mettere online e anche dal tempo e dalle energie che vorrai dedicare al tuo business.
Qui di seguito, ti elenco quelli che sono i sistemi più usati per guadagnare con internet sfruttando le potenzialita di questo notissimo motore di ricerca. Ok iniziamo!
=> Posizionamento organico
In pratica, si tratta di sfruttare il motore di ricerca Google per far trovare in modo gratuito (ossia senza che tu debba sborsare soldi in pubblicità) ai potenziali clienti il sito della tua attività, dove ovviamente tu venderai i tuoi prodotti e/o servizi. Questo è sicuramente il modo migliore per guadagnare con Google!
Ad esempio se hai un business online dove vendi scarpe da donna allora, lavorando tecnicamente in un certo modo, puoi fare in modo tale che la gente ti trovi quando digita su Google la chiave di ricerca “scarpe donna” oppure “scarpe sposa”, eccetera. Ammettiamo ora che la chiave “scarpe donna” sia cercata 7.000 volte al mese.
Posizionandoti nei primissimi posti di Google, potresti ricevere nel corso di un anno (in modo totalmente gratuito!) diverse migliaia di visite da parte di potenziali clienti. Se poi hai un sito fatto bene e un buon marketing, probabilmente una parte di queste visite si trasformeranno sicuramente in vendite.
Di certo, però, non è che determinati risultati cascano dal cielo senza fare niente o quasi! Se fosse così semplice, in giro ci sarebbero un sacco di persone che campano stra bene grazie a internet, ma così non è. Infatti, per raggiungere determinati risultati, devi avere un sito ottimizzato a livello SEO e strutturato secondo i canoni di un buon web marketing.
=> Google AdWords
Se non hai tempo di posizionarti in organico (ossia nei risultati non sponsorizzati di Google), oppure è molto difficile farlo per via di una nicchia di mercato estremamente competitiva (giusto per dirne una: i mutui e i prestiti), allora puoi in ogni caso ricevere traffico in target (ossia visite da parte di potenziali clienti) grazie ad AdWords.
…Di cosa si tratta? In pratica AdWords è, ormai da diversi anni, il servizio di annunci pubblicitari a pagamento di Google e funziona davvero molto bene! Hai presente quei piccoli annunci testuali che appaiono a destra dopo che hai fatto una ricerca? Questa immagine ti chiarirà più di 1.000 parole! 🙂
Le parti che ti ho evidenziato in rosso sono, in pratica, gli annunci sponsorizzati che girano nel circuito AdWords (in questo caso targettizzati per la keyword “prestiti”). Come puoi notare, gli annunci sono presenti non solo nella sidebar destra, ma anche nelle primissime tre posizioni (a volte li puoi trovare anche in fondo alla pagina).
Inoltre, questo sistema dispone anche di una vastissima rete display. In pratica si tratta di siti (a partire dal notissimo YouTube) che aderiscono al network pubblicitario di Google, dove potrai inserire i tuoi banner pubblicitari in modo che risultino evidenti e inerenti all’argomento del sito sui quali compariranno (in questo modo la pubblicità sarà più mirata e otterrà di certo più risultati).
Sicuramente ti starai chiedendo quanto costa questo servizio. La risposta è che dipende. Da cosa? Dalla posizione dell’annuncio all’interno della pagina (meglio è posizionato più costa), dalla nicchia di mercato, dalla concorrenza sul medesimo argomento, da come performa la campagna AdWords che hai impostato e da molte altre variabili.
Detto in altri termini molto più semplici, alcuni annunci costano pochi centesimi a click, altri invece possono arrivare a diversi euro. Esatto: si paga a click! Il bello di AdWords è che paghi solo quando qualcuno clicca, effettivamente, sulla tua pubblicità. In caso contrario non cacci un centesimo.
Inoltre, una delle cose migliori di questo sistema è che – a differenza del posizionamento organico che in genere è molto lento – lavorando bene con le keywords rilevanti per la tua nicchia di mercato, puoi portare traffico in target alle tue offerte commerciali nel giro di pochissimo tempo (anche in meno di un’ora!).
Detto questo, voglio avvisarti che se pensi di guadagnare con Google utilizzando AdWords allora prima dovrai formarti per bene sull’utilizzo di questo strumento, in quanto è molto complesso da padroneggiare e l’improvvisazione non paga mai. Te lo dico nel tuo interesse perché, se ti lanci allo sbaraglio, rischi solo di perdere soldi con questo strumento…
=> Google AdSense
L’ultimo metodo per guadagnare con Google, e probabilmente il più conosciuto, è sicuramente AdSense. Volendo riassumere in poche parole, si tratta di inserire nel tuo sito i famosi banner che gli inserzionisti pagano tramite AdWord.
In pratica se un click viene a costare, per esempio, 50 centesimi all’inserzionista allora tu, mettendo nel tuo sito la pubblicità collegata a questo inserzionista, puoi guadagnare una parte di questo costo per ogni click che procuri. In pratica, Google si comporta da agente procacciatore d’affari nei confronti del tuo sito e da agente pubblicitario nei confronti degli inserzionisti.
Se hai un sito molto visitato, e possibilmente incentrato su tematiche molto gettonate e che si prestano a nessere “commerciali”, allora potresti arrivare a guadagnare anche diverse centinaia di euro al mese. Più il sito è frequentato e nicchiato su determinati argomenti, più alti saranno i guadagni che esso può generare.
Tuttavia, non ti illudere: guadagnare bene con AdSense non è per niente semplice!!! Per arrivare a fare certe cifre (insomma: per poterci campare decentemente), il tuo sito dovrà avere una mole enorme di visitatori giornalieri perfettamente in target con l’argomento di cui parli.
Ad ogni modo, se proprio vuoi guadagnare online con questo sistema, allora è molto importante che segui questi consigli fondamentali:
NO ai click fraudolenti! Sono in pratica dei click sugli annunci, inseriti nelle pagine del tuo sito, che ti procuri cliccandoci sopra tu stesso o facendoci cliccare tutti i tuoi amici.
Calcola che gli inserzionisti pagano per pubblicizzarsi e si aspettano dei ricavi ogni tot click che ricevono. Se ricevono migliaia di click senza vendere nulla (perché i click sono tutti fasulli!), non si affideranno più a Google che, a sua volta, perderà un sacco di soldi.
Per evitare furberie del genere, e l’ovvio danno economico che ne consegue, Google traccia tutti i click. Se vede che essi sono tutti con IP di determinate zone, per non dire uguali, ti banna e requisisce tutti i soldi che avevi guadagnato (anche quelli onesti). D’altronde, a te piacerebbe pagare dei click e poi scoprire che sono tutti fatti dalla stessa persona per rubarti i soldi?
NO ai trucchetti del posizionamento! A volte capita che gli annunci siano talmente camuffati che sembrano dei link per continuare la navigazione, oppure che ci si deve cliccare per forza per poter continuare la navigazione.
Questi metodi sono ritenuti illeciti da google, in quanto il click non è genuino! Cioè, l’utente ha cliccato non perché interessato a ciò che dice il banner pubblicitario, ma perché ingannato o costretto. Questo sistema viene considerato come un click fraudolento.
NO ai suggerimenti a cliccare! Ovviamente, non puoi nemmeno chiedere in modo esplicito agli utenti di cliccare sopra i tuoi annunci, in quanto è considerato come incitamento a fare click fraudolenti.
Allora che puoi fare? Puoi fare un sito incentrato su una determinata nicchia di mercato, dove inserire dei banner perfettamente in tema, che vengono visti dall’utente come una risorsa aggiuntiva. Questo migliora la sua esperienza di navigazione e produce dei click ritenuti validi.
Un’ultima raccomandazione è quella di stare attento a improvvise impennate di click nei tuoi banner, se a essi con corrisponde un proporzionale incremento dei visitatori reali del tuo sito. Potrebbe essere un concorrente che sta lavorando di proposito per farti bannare e farti chiudere i battenti…
In questi casi avvisa immediatamente il motore di ricerca e digli dei tuoi sospetti, altrimenti rischi di essere bannato e di non poter più usare AdSense per guadagnare con google.
Vorrei integrare l’articolo con alcune considerazioni, spero di pratica utilità soprattutto per chi interessatola guadagno on line ed in particolare al marketing on line.
Intanto con alcune indicazioni su come gestire i vari tipi di business con google, o qualsiasi altro metodo di guadagno on line, ma poi anche con alcune osservazione pratiche su cosa conviene maggiormente e su come gestire taluni aspetti.
Ma procediamo con ordine.
1) E’ sempre utile segnarsi sia i profitti realizzati con i diversi metodi di guadagno, sia tempi e costi sostenuti.
Così si capisce meglio cosa conviene maggiormente.
L’analisi viene infatti facilitata confrontando il ritorno, rispetto ai tempi impiegati ed ai soldi spesi.
La differenza maggiore, o se si preferisce il miglior rapporto percentuale nel ratio: ritorni/costi, darà l’indicazione opportuna.
Se consideriamo solo il tempo impiegato, allora si possono suddividere i guadagni realizzati per il tempo impiegato (es. numero di giorni, o numero di ore, ecc.).
Sarà più conveniente l’attività dove l’unità di tempo ha un valore maggiore.
Chiaro, tanto per fare un esempio, che se l’attività A mi rende 10 euro all’ora, ha un ritorno maggiore rispetto a quella in cui un’ora ne rende 8 ( i valori sono puramente casuali, tanto per fare un esempio).
Basta suddividere il guadagno totale per il numero di unità di tempo impiegate.
Es: ho un ritono di 3000 euro avendo impiegato 300 ore, e quindi ogni ora vale, mediamente, 10 euro.
Occorre sempre farsi questi conti, per capire su cosa puntare.
Chiaro, ad esempio, che se l’attività on line di tipo A mi rende di più, dovrei lasciar perdere le altre, e puntare su quella.
Se invece mi accorgo, ad esempio, che una precedente attività mi rendeva maggiormente, allora farei meglio a lasciar perdere, anche perché ne risulterebbe un danno.
In che senso?
Ancora una volta, ecco un esempio:
ipotizziamo che uno facesse una qualsiasi attività off line e che guadagnasse, mediamente, 20 euro l’ora.
Se il massimo guadagno medio orario che gli permette un’attività on line è di 10 euro, questo significa che per ogni ora dedicata all’on line ci rimette 10 euro.
Potrebbe anche verificarsi il caso opposto, e uno potrebbe guadagnarci quindi 10 euro nel dedicarsi all’on line.
Va cioè valutato il singolo caso.
2) Ma veniamo, nello specifico, a google.
Se si punta sul SEO, allora occorre rendersi conto anche delle proprie capacità tecniche in materia di linguaggi di programmazione.
Dico questo perché se uno effettivamente è esperto di suo in tale ambito, potrà autonomamente gestire il proprio sito.
Se si vuole fare del SEO seriamente, non puoi avere un sito dilettantesco, e quindi:
o sei autonomamente in grado di realizzarlo e curarlo tu IN MODO PROFESSIONALE, oppure diviene obbligatoria la scelta di avvalerti della collaborazione con un webmater professionista, che potrebbe essere o una società o un singolo professionista.
Questo è un punto fondamentale e va tenuto in conto.
E questo conduce al punto pratico numero 3.
3) A questo punto, se ti devi avvalere di collaborazioni esterne, lasciami dire che potrebbero iniziare le dolenti note.
Un vecchio e saggio proverbio dice che chi fa da se fa per tre.
Intanto, appunto, perché non paghi altri per fare certe cose.
Inoltre, perché non sempre riesci ad ottenere dagli altri quanto ti aspettavi, pur in presenza di contratti ecc.
Vuoi un suggerimento molto utile da un punto di vista pratico?
Eccolo: naturalmente questo non vale solo per attività on line o per google, ma per qualsiasi ambito che richieda rapporti di collaborazione con altri.
Se decidi o hai necessità di farti fare alcuni interventi da altri, allora nel contratto stabilisci sempre una clausola penale, che obblighi a rispettare determinate tempistiche.
Se il professionista non le rispetta, allora dovrebbe essere tenuto a pagarti una penale, proprio perché ti porta un ritardo nella tua attività.
Vuoi che ti racconti un aneddoto?
Anche solo il barbiere da cui mi reco di solito, in occasione della ristrutturazione del suo negozio, ha previsto certi tempi.
Chi non li rispettava gli doveva corrispondere una penale, in quanto lo obbligava a tener chiuso il negozio più del previsto, il che significava per lui ulteriore mancato guadagno.
4) E veniamo all’ultimo punto, ma non certo per ordine d’mportanza:
vuoi sapere sin da ora, senza test o altro, qual’ è il modo più remunerativo di usare google?
Beh, faccio che dirtelo io, sulla base di statistiche che riguardano un rilevante numero di dati statistici.
Si tratta, in effetti, di un quarto modo, non contemplato dall’articolo, ma c’è un motivo.
Come noto, maggiore è il livello di professionalità di cui ci si occupa, e maggiore è il ritorno economico.
Se diventi esperto di SEO, in tal misura da poter fare consulenza agli altri, soprattutto ad aziende, allora le statistiche ci dicono che è infinitamente superiore il ritorno che tu puoi ottenere da questa attività, se ben gestita, rispetto al maggior guadagno che puoi ottenere da altri metodi, compreso quello di vendere da te o far vendere da altri tuoi infoprodotti.
Non è infatti un caso se in questo settore, cioè la consulenza SEO, si sono affermate anche società a livello internazionale, e se agenzie pubblicitarie e di marketing, un tempo attive nella consulenza off line, hanno investito ragguardevoli cifre per ampliare il loro campo d’azione alla consulenza nella comunicazione di marketing on line, e segnatamente per il Seo.
Concludo, dicendoti di sperare di aver dato a te, che sei interessato al marketing on line, qualche valido suggerimento pratico.
molto interessante, anche il commento qui sopra….
vorrei domandare: visto, appunto, che comunque è indispensabile poter avere ed aggiornare un sito, come si fa se non si è esperti di linguaggi di programmazione?
Faccio un esempio: oggi molti usano quelle piattaforme tipo wordpress, ma danno problemi.
Talora si sballa l’impostazione grafica della pagine e tramite la piattaforma stessa non è possibile mettere a posto.
O conosci, ad esempio, l’html, oppure non risolvi…..
Certo, ci sono i programmatori, ma se devo spendere ogni volta che ho bisogno di una correzione o di fare qualcosa, non ci siamo.
Come si risolve allora il problema di chi magari diventa esperto di marketing on line, ma non è esperto di programmazione?
Max guarda che non serve assolutamente essere esperto di linguaggi di programmazione, per fare certe cose! I CMS come WordPress sono nati proprio per aiutare le persone che ne sanno poco o nulla di HTML e affini.
Chi ti ha detto che WordPress dà problemi? In realtà si tratta di un’ottima piattaforma (molto stabile!), e quando dà problemi è solo perché il gestore ha fatto delle cavolate lui stesso, oppure perché il blog è hostato su un server pietoso.
Vai su Google e inserisci questa parola chiave: corso wordpress. Vedrai che usciranno fuori un sacco di risorse interessanti, con le quali potrai imparare a creare e configurare la tua piattaforma online senza saper programmare e senza svenarti a spendere soldi per un webmaster, fidati.
scusate, ma le cose stanno come seguono….un po’ diverse da come dite voi….
dunque, premesso che avevo usato un hosting USA, non uno di quelli da quattro soldi, magari dislocato in una remota località asiatica….., e che avevo studiato i vari manuali per l’uso di piattaforma word press, ripeto, nonostante tutti gli accorgimenti che dite voi…i problemi di formattazione si sono presentati comunque.
Inizialmente, pensavo di essere io a sbagliare, come dite voi, ma poi, stufo di provare io a risolvere i problemi, senza risolvere nulla, mi sono rivolto ad un pogrammatore esperto di linguaggi e piattaforme web.
Ebbene, gli ho anche fatto vedere cosa avevo fatto ecc…., ma appunto confemò che non erano errori miei o problemi con l’hosting.
Mi disse che, comunque, la sua esperienza anche su word press gli aveva confermato che disfunzioni varie possono capitare, e non sempre puoi risolvere direttamente con word press, ma devi andare in html o non mi ricordo più quale altro nome mi ha detto….
insomma, se vuoi aver a che fare con internet da professionista del marketing, prima o poi ti imbatti in problemi che necessitano di certe competenze.
Che ne pensate?
Avete alternative, in tali casi, al ricorso a programmatori?
Grazie per la risposta.
Max
Premesso che e’ vero che stiamo facendo cose basate sulla tecnologia e che problemi tecnici possono sempre capitare, in genere con una piattaforma WordPress il tutto e’ piuttosto stabile e funziona senza bisogno di “metterci le mani”. Se capitano problemi si risolvono generalmente con l’aggiornamento di WordPress o di un plugin che stai usando. Non dici quali erano i problemi, quindi non saprei valutare. Posso pero’ dire che, usando WordPress, la vita di chi vuole mettere su un sito cambia radicalmente. Te lo dice uno che, in passato ha bestemmiato il bestemmiabile con siti normali! Comunque, come detto all’inizio, il problema puo’ sempre capitare e devi trovare un programmatore che te lo metta a posto. Un po’ come le moderne auto, che funzionano quasi sempre… tranne qualche volta che devi andare dal meccanico.
Ne pensiamo che noi, pur NON essendo programmatori, abbiamo messo su questo sito (guadagnareonlineitalia.it) con WordPress in un paio di giorni e SENZA nessun problema. 🙂
Ovviamente, non è che gestiamo solo questo di blog. Abbiamo, come minimo, una decina di altri siti tutti fatti con WordPress e tutti perfettamente funzionanti.
Probabilmente, i problemo che hai avuto tu derivano non direttamente da WordPress (che, lo ripetiamo per l’ennesima volta, funziona bene), ma al 100% da qualche tema e/o plugin che hai installato…
ciao posso sapere quali sono gli altri siti ,vorrei visitarli grazie
Non mi e’ chiara la tua domanda? Quali siti?
Complimenti per l’articolo. davvero scritto bene.. In bocca al lupo per il tuo lavoro. Comunque credo che non bisogna mai mettere google adsense sul proprio sito web. Ho scritto 5 buoni motivi per non farlo..
Buonasera mi chiamo ilaria e vorrei fare una domanda. Per guadagnare con Google Adsense con i banner pubblicitari serve la partita iva? Grazie.
Ciao Ilaria, dai un’occhiata a questo articolo linkato qua in basso e troverai le risposte alla tua domanda:
http://blog.wpspace.it/guadagnare-con-adsense-partita-iva-o-meno/#_
ciao grazie infinite per avermi dato una risposta mi è stata molto utile buon lavoro