Guadagnare con adsense è sicuramente uno dei sistemi più gettonati, per guadagnare su internet, da parte di moltissimi gestori di siti e blog. AdSense è un particolare servizio pubblicitario gestito direttamente da uno dei colossi di internet, ossia Google.
In pratica, iscrivendoti a questo servizio (l’iscrizione è gratuita), Google ti metterà in grado di poter visualizzare, all’interno del tuo sito o blog, i suoi annunci pubblicitari (detti Google Ads) facenti parte del ciruito AdSense.
Questo tipo di pubblicità consiste, in genere, in un formato di solo testo. Questa caratteristica rende AdeSense adatto a pubblicizzare qualunque prodotto o servizio in quanto, per i motivi visti nell’articolo sui banner, con il testo si può richiamare l’attenzione e spingere l’utente a cliccare.
…E questo è a dir poco fondamentale, perché in AdSense vieni pagato un tot a click e quindi, se la gente non clicca, tu non incassi nulla. Semplice.
L’annuncio AdSense è costituito, in genere, da 3 righe di testo: una per il titolo, una per un sottotitolo (che può essere un messaggio da veicolare) e una dove è presente l’URL del sito di destinazione. Ecco un esempio di tipici annunci AdSense:
Se vuoi guadagnare con AdSense, allora devi assolutamente tenere in considerazioni alcuni aspetti a dir poco fondamentali che spesso sono, ingenuamente, sottovalutati da chi vuole guadagnare soldi su internet con questo sistema:
Il tuo sito deve avere moltissimo traffico, in quanto i veri ricavi con AdSense si ottengono solo dai grandi volumi. Questo perché la remunerazione di Google, per ogni click generato grazie a te su un suo annuncio AdSense, è davvero molto bassa e quindi avrai bisogno di moltissimi visitatori per generare tanti click.
I contenuti devono essere originali e senza scopiazzature, in quanto Google ti può bannare per regolamento e con il ban perdi anche tutti i guadagni eventualmente realizzati fino a quel momento.
Seleziona sempre argomenti potenzialmente remunerativi di cui parlare nel tuo sito. Questo perché la pubblicità di AdSense è “contestuale”, ossia ti compariranno annunci pubblicitari che saranno in linea con i contenuti di cui parli. Esempio pratico: se nel tuo sito parli di mutui, allora ti comparirà pubblicità di mutui e prestiti, se parli di scarpe avrai pubblicità di scarpe, moda e affini…e così via…
Integra bene gli annunci AdSense con la grafica e i contenuti testuali del tuo sito, in modo che il visitatore non intuisca all’istante che questi annunci sono soltanto pubblicità.
- Affinché quello che ti ho appena detto nel punto precedente risulti di più facile applicazione, non inserire mai altri banner e annunci all’interno dello stesso sito dove farai girare le sponsorizzazioni di AdSense.
…Perché tutti questi consigli? Adesso te lo spiego! 🙂 Prima di tutto, se ancora non lo hai fatto, ti consiglio di andare a leggere l’articolo su come guadagnare con i banner, in quanto tutti i consigli che ho dato lì sono fondamentali anche se utilizzi AdSense.
Oltre a quanto detto in quell’articolo, devi considerare anche altri aspetti se vuoi guadagnare con AdSense. Prima di tutto, la differenza di remunerazione di un click su un annuncio sponsorizzato può variare tantissimo da argomento ad argomento.
Infatti ci sono alcune tematiche che, rispetto ad altre, forniscono dei ricavi molto più elevati. Infatti gli annunci AdSense che fanno guadagnare più denaro sono, sicuramente, quelli che appartengono a queste nicchie: la salute, il campo assicurativo, i mutui, il benessere.
…Perché? Per il semplice motivo che Google ha tantissimi inserzionisti disposti a pagare bene per pubblicità inerente queste tematiche! ad esempio se vai su Google e cerchi “mutui”, potrai notare in alto e sulla destra molti annunci sponsorizzati. Più ce ne sono e più il settore è combattuto. Alcuni temi hanno addirittura sponsorizzazioni in seconda o terza pagina di Google.
Questo significa che il costo per l’inserzionista aumenta notevolmente se vuole essere visualizzato in prima pagina e nei primi posti. Più in alto vuoi stare, più costa e più sarà pagato il click sull’annuncio. Ovviamente, se il costo per l’inserzionista aumenta, aumenta con esso il ricavo per il publisher che inserisce l’annuncio nel proprio sito!
Se hai un sito che tratta di argomenti particolarmente pubblicizzati allora, molto probabilmente, avrai la possibilità di inserire annunci AdSense con un discreto rendimento.
Quindi, uno dei consigli che mi sento di darti è sicuramente quello di evitare di utilizzare questo sistema se parli di argomenti che interessano solo a te o a pochissima altra gente…oppure argomenti che difficilmente si legano a forme “esplicite” di monetizzazione.
Oltre a questo, è fondamentale il traffico che riesci a generare e l’attinenza degli annunci AdSense con ciò di cui stai parlando. Se riesci a lavorare bene puoi avere, in media, un click per ogni 100 visitatori nel tuo sito. Non credere a chi dice di fare conversioni più alte, perché non dice la verità!
Con un sito che effettua 100.000 visite mensili, puoi ottenere un migliaio di click e, se hai annunci AdSense incentrati su argomenti altamente remunerativi, allora significa che potresti guadagnare almeno 500 euro in un mese.
Il problema è che avere un tale numero di visitatori in argomenti e nicchie molto competitive non per niente facile! Invece potrebbe essere una tattica decisamente migliore quella di puntare su argomenti non troppo combattuti, ma neanche troppo di nicchia…
Un altro consiglio importante che voglio darti è di non inserire altre pubblicità oltre ad AdSense. Questo accortezza è importante affinché le inserzioni di AdSense vengano interpretate come parte integrante del testo. Al contrario, se li metti insieme ad altri banner, si capisce subito che è solo pubblicità e quindi è molto più difficile che il visitatore andrà a cliccare.
Un’altra cosa fondamentale è la possibilità che hai di personalizzare gli annunci, in modo tale che si adattino il più possibile alla grafica e allo stile del tuo sito. Puoi cambiare lo sfondo, il colore del testo, eccetera.
Questo serve per dare un tocco di professionalità alle inserzioni, e far capire all’utente che quell’annuncio potrebbe arricchire la sua esperienza di navigazione e indurlo, quindi, a cliccarci sopra.
Un’altra accortezza che devi tenere sempre in considerazione è quella di inserire una lista di annunci sostitutivi, nel caso che quelli tematici che hai scelto per una determinata pagina non siano momentaneamente presenti in catalogo.
Detto questo, considera che i ricavi che si ottengono con le inserzioni pubblicitarie sul web iniziano a essere un minimo consistenti solo se il tuo sito è molto trafficato. Nel nostro paese, per via di una lingua non diffusa nel mondo (l’italiano) e a causa della scarsa alfabetizzazione informatica, non è che ci siano tantissimi navigatori (rispetto ad altre parti del mondo).
Mentre in Italia un sito che riceve 1.000 visitatori al giorno è un sito di tutti rispetto, tali volumi a livello di paesi anglosassoni sono irrisori! Questo significa che, se vuoi fare dei guadagni interessanti utilizzando AdSense, allora devi prendere seriamente in considerazione l’eventualità di scrivere in inglese.
Considera che solo gli occidentali di lingua inglese – americani, britannici, australiani, eccetera – sono un miliardo, ai quali si aggiungono tutti quelli che in ogni caso parlano inglese (indiani, colonie africane, nonché i bilingue come i giapponesi, gli scandinavi, eccetera).
Puoi pescare in almeno 2 miliardi di potenziali utenti che sono sicuramente di più che 60 milioni di italiani! In pratica, col medesimo sforzo, un sito in inglese può generare tranquillamente 40/50 volte più traffico di uno italiano…
Insomma: se vuoi veramente guadagnare con AdSense, allora l’unica strada è quella di pubblicare su argomenti competitivi e di un certo tipo, oppure direttamente in lingua inglese.
In conclusione, mi sento di sconsigliarti la pubblicità di AdSense per guadagnare sul web. Il motivo è semplice: se davvero riesci ad attirare molto traffico sul tuo sito o blog, allora questi visitatori li puoi monetizzare in modo molto più remunerativo e sicuro (per te!) rispetto a fare il publisher per AdSense.
…In che senso? Prima di tutto, AdSense non è sotto il tuo diretto controllo in quanto è un circuito di proprietà di Google. Quanto appena detto significa che tu, da un giorno all’altro, potresti essere bannato da AdSense perché sono cambiate le regole oppure perché, secondo Google, hai fatto qualcosa che non dovevi fare (anche se eri in buona fede).
Esempio pratico: so di un (ex) publisher che si è visto bannare da AdSense perché, ironia della sorte, aveva scritto un articolo su come fosse semplice essere bannati da questo circuito. Una tragedia?
…Ma neanche per sogno! Lo stesso ex inserzionista ha iniziato a mettere delle affilizioni all’interno del suo sito e, nel giro di poco tempo, ha letteralmente triplicato i suoi guadagni rispetto a prima!!!
Morale della favola: se desideri veramente guadagnare online, allora fai in modo di gestire dei business che siano totalmente sotto il tuo controllo e che, soprattutto, ti rendano molto di più rispetto ad AdSense…considerando anche che portare visitatori in un sito costa tempo, energie e spesso pure denaro.
Altro consiglio: da talune statistiche guadagnano bene anche certi siti in lingua spagnola, su temi gettonati.
Il motivo è semplice: come l’inglese, lo spagnolo è tra le lingueiù diffuse e sono appunto i numeri a fare la differenza.
Articolo molto interessante. Io ne ho parlato qui http://internetsenzalimiti.blogspot.it/2012/09/come-fare-soldi-con-google-adsense.html
Non male il discorso della lingua inglese…
Sono spacciata allora. Ogni volta che pubblico un articolo (donna, benessere ecc) tramite analityc vedo in tempo reale che all’inizio i lettori sono tutti americani. Poi ovviamente fuggono via, visto che il testo è in italiano. Potenziali lettori persi. Ho una media di 50-60 visite al giorno, ma se scrivessi in inglese potrebbero essere il doppio credo. Il problema è che non lo so né scrivere né parlare, e il traduttore serve a ben poco visto che poi risulta tutto sconclusionato. Comunque grazie per i consigli😊
Agnese il discorso è complesso, ad ogni modo cerco di mettertela giù facile.
Se fai 70.000 visualizzazioni in due giorni e il tuo sito parla, chessò, di fumetti o di storie d’amore tra adolescenti, allora la vedo DURISSIMA monetizzare in un altro modo che non sia AdSense.
Se invece il tuo sito parla di PROBLEMI che la gente vuole risolvere, allora la situazione cambia parecchio…
In questo caso puoi mettere su un TUO business vendendo infoprodotti, consulenze, corsi dal vivo o addirittura prodotti fisici.
Esempio pratico, c’è questo mio business partner che risolve in maniera egregia un problema sentito da molti in questo periodo: la difficoltà di vendere in tempi di crisi come questo.
Il sito al quale mi sto riferendo è il seguente:
http://www.tecnichedivenditavincenti.it/
Ciò detto, ti posso assicurare che sta guadagnando moltissimo vendendo corsi di formazione vendita che vanno letteralmente a ruba!!!
Il prezzo del suo corso lo puoi vedere tu stessa qui:
http://venditorevincente.com/corsovenditorevincente/
Ho un altro mio business partner che, su questo sito, vende un infoprodotto su come investire:
http://www.comeinvestiresoldi.it/
Il problema che risolve deriva dal fatto che banche e promotori non ti dicono MAI la verità su come investire bene i tuoi soldi, in quanto sono interessati – per ovvie ragioni – a venderti i LORO prodotti finanziari, anche se magari a te conviene investire su ben altre cose…
In entrambi i casi, questi siti sono lontanissimi dal fare 70.000 visualizzazioni in due giorni. Eppure guadagano molto bene, soprattutto il primo.
Se vuoi approfondire e saperne di più su questo mondo, ti consiglio di dare un’occhiata a questo mio corso:
https://www.guadagnareonlineitalia.it/corso.html
Quando dici: “se davvero riesci ad attirare molto traffico sul tuo sito o blog, allora questi visitatori li puoi monetizzare in modo molto più remunerativo e sicuro (per te!) rispetto a fare il publisher per AdSense” …. cosa intendi? o meglio, qual è l’alternativa? come posso gestire autonomamente e di conseguenza guadagnare tramite un sito internet che in due giorni ha avuto più di 70.000 visualizzazioni? non mi consigli di usare AdSense?
Un dubbio: ma vendendo infoprodotti o consulenze o consimili non è che comunque si deve prima aprire obbligatoriamente partita iva? E se poi si tratta pure di corsi dal vivo non succede perfino che associazioni di categoria volino addosso al proprietario del sito con denunce varie perché, esempio banale, magari Tizio non ha la laurea in letteratura inglese e dunque ha aperto un corso di inglese attraverso il sito? Ora, non fraintendetemi, non è una critica ma solo un dubbio che aprendo un tale sito non si vada a incorrere in grane fiscali e simili (giusto perchè visti i costi della partita iva sembra allora preferibile adsense), per non parlare di rischiare denunce per esercitare ad esempio il mestiere di insegnante di inglese in caso che privi della rispettiva laurea. In ogni caso siccome voi ne sapete più di me sul punto spero possiate risolvere questo dubbio senz’altro comune a parecchi sul punto di aprire un sito del genere.
Devi raggiungere un importo minimo per essere obbligato ad aprire la partita iva. Pertanto, all’inizio, si può provare e vedere come va. Dopo di che, se le cose ingranano, allora si aprirà la partita iva.
Secondo te tutti quelli che hanno scritto libri su, chessò, inglese e dimagrimento sono rispettivamente laureati in lingue straniere e dietologia?
Te la do io la risposta sicura al 100%: NO!
“Ma allora infrangono la legge?”
Risposta: NO!
“Ma allora si espongono a denunce da parte di associazioni di categoria e simili?”
Risposta: NO!
“Ma come fanno?”
Semplice: viviamo in democrazia e ognuno di noi può dire la sua su quello che gli pare. 🙂
Se ogni persona che non è un medico e che ha scritto libri concernenti malattie e salute dovesse essere sbattuta in galera e/o pagare multe, a quest’ora non si conterebbero neanche più…
Insomma: in galera non ci vai, non avrai denunce e non ci sarà nessun finanziere con le manette che verrà a bussarti alla porta di casa se provi a vendere un infoprodotto.
Per quanto riguarda le consulenze, la questione qui è diversa e infatti io NON vendo online questa roba. Perché? Perché se non sei medico, ad esempio, non è che ti puoi mettere a fare “consulenza medica”.
Idem con patate per tutte quelle altre professioni che richiedono titoli di studi e in più l’iscrizione ad albi professionali specifici…
Ok, fin qui tutto chiaro, ringrazio, ma il mio dubbio resta su un punto più specifico e ristretto, non
di un infoprodotto tout court e difatto, nello specifico, Tizio che dà LEZIONI di inglese online pur essendo privo del titolo di insegnante e ovviamente senza mai aver frequentato la rispettiva università. Temo che nel caso specifico, appunto, per insegnare sia di obbligo il titolo di insegnante anche se non necessita di albo, ma se mi sbaglio attendo delucidazioni. Purtroppo online sto leggendo dell ‘ avvilimento di parecchi utenti che si lamentano che in Italia è difficile fare qualsiasi cosa a causa di un milione di incombenze amministrative che alla fine rinunciano.
Per insegnare l’inglese nelle scuole ci vuole la laurea in lingue e letteratura straniere e in più, credo, anche l’abilitazione.
Invece per dare ripetizioni di inglese, o di qualsiasi altra materia, non credo proprio che serva un titolo.
Mi ricordo che alle superiori andavo a ripetizioni di matematica da una tizia, quotatissima dalle mie parti, che non era affatto laureata.
Speriamo che anche online, oltre che off line sia possibile senza incorrere in intoppi di varia natura, lo spero proprio vivamente perché il telelavoro è sempre più necessario, oramai ben poche cose si fanno off line. Il guaio è che rispetto ai paesi anglosassoni, in cui la realtà virtuale ha sostutuito quasi al 100% la reale, qui c’è ancora parecchia gente che non sa ancora neppure accendere il pc (credetemi, nella mia regione é così, non scherzo affatto), oppure è arciconvinta che qualsiasi cosa passi attraverso internet debba per forza essere una truffa (una gran iattura per chi lavora online, quando il caso è questo). Grazie per le info, sito utilissimo, complimenti agli autori.
Volevo sapere se un sito pornografico con streaming gratuito può inserire le pubblicità adsense. Grazie in anticipo per la risposta
Da quello che so io, AdSense non permette l’inserimento della sua pubblicità all’interno di siti che trattano la pornografia.
In generale Google (che è il proprietario di AdSense) cerca di evitare qualsiasi contatto con i siti pornografici e non li vede affatto di buon occhio…
salve,
ho messo la pubblicita adsense sul mio sito però ora leggendo qui ho visto che non fa al mio caso. Volevo chiedervi se è possibile disattivare la pubblicità adsense per sempre?se si come?
Ciao, articolo bellissimo!
Sto iniziando a usare AdSense sul sito… Sei sicuro che poi non mi serve la partita iva x riscuotere i guadagni?
Da quello che sapevo io, Google chiede la partita iva per riscuotere i guadagni. Poi non so se le regole sono cambiate ultimamente.
Grazie, tanto non riesco a fare neanche un centesimo…. Speravo meglio da Google, dopo la delusione di AlterVista.
Articolo interessante di cui condivido il contenuto.
Vorrei aggiungere che le visite sono numericamente basse in Italia anche disponendo di una pagina facebook in cui pubblicare i link che rimandano al proprio sito.
Probabilmente la cosa migliore è orientare gli stessi argomenti in lingua inglese, come prima lingua del sito.
Salve, io ho un blog aperto da circa un anno sulla Serie A di calcio. Volevo sapere se mi conviene fare pubblicità con adsense e quindi poter guadagnare tramite il mio blog.
Se hai letto per bene l’articolo, non ci vuole molto per capire che con AdSense si guadagnano pochi spiccioli, a meno che tu non abbia un blog targetizzato per specifici argomenti (patologie fisiche, finanza, business, investimenti, moda, eccetera), il quale magari riceve tonnellate di traffico in target…
Ciò detto, se al momento non hai chissà quali altre alternative per monetizzare (chessò tipo sponsor che pagano per l’inserimento di banner), mi pare ovvio che la tua scelta sia “obbligata” e che, ora come ora, ti conviene incassare con AdSense piuttosto che niente.
Ciao,
innanzitutto complimenti non solo per questo articolo ma per tutti i contenuti del tuo blog. Questa è davvero il primo posto in cui trovo risposte così chiare e concrete alle mie domande.
Detto questo vorrei il tuo parere riguardo la mia situazione specifica. Ho un blog di cucina sulla piattaforma di Giallozafferano da circa 2 anni che genera un buon traffico (ho una media di 3000 visitatori unici al giorno con picchi che possono raggiungere i 9000), ma i miei guadagni sono irrisori. Un click mi viene pagato mediamente 2 centesimi di euro !!! Probabilmente, tolta la percentuale di Adsense, quella di Altervista e infine quella di Giallozafferano, a me restano le misere briciole. Ho deciso di diventare indipendente, di avere un dominio mio (sto leggendo tutti i tuoi articoli per essere bene informata,). Credi che con un blog di cucina posso rinunciare ad Adsense? credi inoltre che anche nel mio caso sarebbe meglio se scrivessi in inglese?
Sicuramente, oltre AdSense, possono esserci altri sistemi attraverso i quali un blog di cucina può guadagnare: vendita di propri prodotti o di prodotti di altri in affiliazione, vendita di propri spazi pubblicitari, eccetera.
Tuttavia, questo implica che PRIMA bisogna costruirsi una forte presenza online e un brand riconoscibile (altrimenti il tuo blog è solo uno fra i tanti). Se scrivi in inglese avrai di certo una platea, potenzialmente, molto più vasta a cui poter accedere.
In ogni caso, non è che scrivere in inglese faccia di per sé miracoli. Traduzione: se non porti parecchio traffico in target e se il tuo blog non avrà un brand forte e riconoscibile, allora non vedrai un centesimo…inglese o non inglese.
Ciao! che tu sappia c’è un limite minimo di visualizzazioni/giorno sotto il quale AdSense rifiuta di metterci pubblicità?
Ti chiedo questo perchè io ho due blog, il primo di fotografia per il quale probabilmente feci l’errore di richiedere adsense appena creato. Se non ricordo male mi dissero “ciao, non sei interessante”. quando poi il blog fu a regime con numeri “simpatici” di visite, ci riprovai ma non mi diedero una seconda chanche.
ora ho un secondo blog che si occupa di cinema d’autore, musica underground e moda. Appena iniziato, ho una media che, se mantiene, supererà le 3000 visite/mese. nonostante sia soddisfatto di questi numeri (alcuni festival di cinema ti riconoscono come Stampa e ti rilasciano l’accredito se hai un traffico superiore a 3000 visite al mese!) non vorrei che ricaschi nel rifiuto di adsense come nel caso precedente. grazie per l’attenzione.
Salve, con un blog (nato solo due mesi fa) che fa 700 visitatori unici al giorno per il momento è possibile guadagnare con Adsense o sarebbe troppo basso il guadagno?