La squeeze page è uno strumento di direct marketing, a dir poco essenziale, per moltissime attività economiche online (anche molto diverse tra loro). Si tratta, infatti, del metodo più efficace per creare una lista di potenziali clienti, detti lead nel gergo del web marketing, da poter poi sfruttare economicamente in futuro.
Le squeeze page, letteralmente “pagine di spremitura”, sono quelle particolari pagine che in un sito web hanno la funzione di chiedere i contatti ai navigatori potenziali clienti. In genere, ci atterri sopra cliccando su di un banner o su di un link.
In rete si trovano anche sotto il nome di lead capture page (cioè pagine di cattura contatti), opt-in page (pagine di registrazione) o anche funnel page (pagine imbuto). Qualunque nome vedi utilizzato non ti preoccupare, stanno sempre parlando delle squeeze page che, detto fra me e te, è il nome che meglio rappresenta la loro funzione.
La cosa più importante che devi sapere è che servono solo ed esclusivamente a farsi lasciare i recapiti del navigatore. Nota bene: non fare l’errore classico di molti sedicenti web marketer, che cercano di vendere o spiegare qualcosa all’interno delle loro squeeze page.
Fatta questa doverosa precisazione, quali sono i dati che bisogna farsi rilasciare dal navigatore? Dipende. Da cosa? Da attività ad attività. In alcuni casi ha senso chiedere molte informazioni (compreso il numero di telefono).
In altri invece più informazioni chiedi e peggio è, perché molte meno persone saranno disposte a compilare il box opt-in (in pratica il form vero e proprio di inserimento dati) all’interno della squeeze page. In moltissimi casi ha senso richiedere solo l’email, in quanto è tutto ciò che serve per rimanere in contatto col potenziale cliente.
Perché prima ho detto che la squeeze page è un elemento essenziale per fare business online? Semplice: qualunque cosa vendi sul web, saranno pochissimi quelli che compreranno subito, appena arrivano sul tuo sito. Molto probabilmente torneranno da te più e più volte, prima che si fidino e decidano di scucire i loro sudati soldini. 🙂
Diventa fondamentale, quindi, un sistema per poter ricontattare queste persone (potenziali clienti) prima che escano dal tuo sito. In caso contrario, il rischio che corri è che non li rivedrai mai più (addio potenziali vendite). La gente è generalmente molto pigra e quindi difficilmente metterà il tuo sito fra i preferiti, per poi ritornare in un secondo momento.
Inoltre, il web è pieno di ogni cosa e quindi, se si dimenticano che esisti, il tuo concorrente è a distanza da un click da te. Ragion per cui è essenziale che tu abbia la possibilità di poter ricontattare i tuoi potenziali clienti, onde “ricordargli” quelle che sono le tue offerte commerciali…
Personalmente ti sconsiglio, tranne che la tua attività non necessiti per forza di sapere delle informazioni aggiuntive, di chiedere troppe cose. Nella stragrande maggioranza dei casi, il solo indirizzo email basta e avanza (come già avevo accennato poco più sopra).
Il nome viene chiesto in genere per poter mandare, in una fase successiva, delle e-mail personalizzate. Ad esempio l’utente si chiama Marco e, successivamente, gli arrivano mail con scritto nel subject “Interessante proposta per Marco”, oppure “Marco, ho un’interessante offerta per te”, eccetera.
Quest’ultimo potrebbe essere un metodo interessante, visto che sentirsi citare per nome dà un effetto psicologivo positivo. Non è un caso che quando la polizia parla con dei sequestratori si fanno sempre dire il nome, in modo da parlare con loro in tono “amichevole” per fargli abbassare le difese…
Tuttavia questa è un’arma a doppio taglio! Infatti, sempre per pigrizia, molte persone inseriscono nel campo del nome scritte come “aaa”, “sdfvbidbh”, eccetera. Altre volte mettono dei nick-name da forum come ad esempio “fox84”, “pincopallo” e altri, per paure varie sulla privacy.
Qualunque sia il motivo per cui molti non inseriscono il loro nome, resta il fatto che gli arrivano delle e-mail personalizzate con subject che dicono “interessante proposta per aaa” oppure “pincopallo, ho un’interessante proposta per te!”. Facile immaginare che questo tipo di subject non avrà nessuna presa, anzi risulterà del tutto ridicolo e poco professionale!
Quindi, se non è strettamente necessario farsi rilasciare il nome allora evita di chiederlo, perché potresti ottenere un effetto contrario a ciò che desideri e puoi far scappare una fetta consistente di utenti.
Non provarci nemmeno a farti rilasciare numeri di telefono o indirizzi reali perché 99 su 100 sono finti, inoltre molti si faranno l’idea che inizierai a tempestarli di telefonate o che gli intaserai la buca della posta. Certo, se stai realizzando una squeeze page per una concessionaria di automobili che sta organizzando i test drive, allora è normale farsi lasciare un recapito telefonico, in quanto l’utente sarà comunque più propenso a rilasciarlo.
Il form dei contatti generalmente è gestito da un autoresponder. In passato abbiamo già spiegato, molto chiaramente, cosa sono gli autorisponditori e il loro funzionamento in questo articolo e quindi adesso non mi dilungherò su questo aspetto.
E’ bene sapere che il massimo dell’efficacia si raggiunge quando il box opt-in è inserito in un punto della squeeze page che risulti subito visibile (“above the fold”), senza pertanto dover scrollare la pagina in basso. Cioè, l’utente entra e deve vedere immediatamente che c’è il form senza dover scendere in basso.
Al più, se la pagina è un tantino lunga, potrebbe essere un’ottima strategia inserire lo stesso form due volte: all’inizio a prima vista e poi ripetuto in fondo alla pagina.
Altra cosa fondamentale: le squeeze page vanno ottimizzate al meglio dal punto di vista del copywriting! Datosi che lo scopo ultimo della squeeze è quello di farsi rilasciare il contatto, allora è ovvio che l’utente deve essere persuaso e convinto a compiere l’azione di lasciarlo.
Per fare ciò è importare curare i seguenti dettagli:
- Inserire una headline che attira l’attenzione. In pratica, è il titolo all’inizio della squeeze page. In genere c’è scritto qualcosa che cattura sin da subito la curiosità e l’interesse del navigatore.
- Ricompensa interessante. Nessuno fa niente per niente… La gente difficilmente lascia il proprio indirizzo email “tanto per”. In genere lo fa perché spinta dalla curiosità, o dalla voglia di ricevere qualcosa in cambio. Un ottimo metodo è quello di regalare, in cambio dei dati del navigatore e quando questo è compatibile con la tua attività online, un report oppure un email-seminar (mini guida “in pillole” tramite varie email di follow up) che spiega cosa fare in determinate situazioni.
- Dev’essere breve! Non fare squeeze page chilometriche, perché l’unica cosa che coglieresti dal visitatore sarebbe la sua noia… Infatti, l’unica cosa che in quel momento interessa al tuo potenziale cliente è di avere, al più presto, delle informazioni di valore. Insomma: molto meglio fare le cose per bene all’interno del report o nell’email seminar, dove puoi portarlo facilmente verso la pagina di vendita senza farlo scappare!
- Lista vantaggi congrua e di media lunghezza. Per convincere il navigatore a rilasciarti il proprio indirizzo email, abbiamo detto che devi dargli qualcosa in cambio. Ma non basta! Devi anche fargli capire perché è importante che lo scarichi. Per far ciò si inserisce, in genere, una lista di vantaggi che otterrà. Questi punti sono spesso accompagnati da un simbolo di spunta, oppure da una numerazione, per rendere più schematica e leggibile la squeeze page. In genere il numero di vantaggi deve essere compreso fra i tre ed i sette.
- Non inserire mai link verso l’esterno della pagina. Molti inseriscono dei link a pagine esterne che rischiano solo di distrarre e di far allontanare il visitatore che poi, preso da mille pensieri, non si ricorderà più il motivo per cui era andato nel tuo sito e non tornerà più indietro.
- Layout pulito e funzionale. Non esagerare mai con la grafica e gli oropelli vari. Una buona squeeze page deve essere graficamente molto semplice, pulita e chiara. In caso contrario, rischi solo di distrarre e/o di confondere gli utenti dal rilasciarti i loro dati.
- Rassicurazioni sulla privacy. Come ho già detto prima, spesso la gente si fa problemi e strane idee sulla questione della privacy. Tu dichiara sempre esplicitamente che le informazioni non saranno cedute a terzi e che verranno utilizzate solo per l’invio del materiale promesso ed eventualmente per informarlo di novità, offerte, eccetera.
Prima di concludere, è giusto aggiungere che esiste anche un tipo di squeeze page “rovesciata” che, invece di farsi lasciare il contatto in cambio del materiale, permette di lasciare il contatto facoltativo e di scaricare ugualmente il materiale. Successivamente il report dovrebbe convincere l’utente a iscriversi alla newsletter, in modo da poter ricevere altre informazioni.
La tecnica sembra interessante, ma considera che molti si iscrivono e non vanno mai a leggere il report o la mail seminar. Questo significa che, potenzialmente, potresti non ottenere i contatti né prima né dopo. Io ti consiglio di farteli rilasciare sempre immediatamente.
Per concludere, ovviamente anche noi di Guadagnare Online Italia abbiamo la nostra squeeze page. Se non l’hai ancora vista, allora clicca subito sul banner che vedi qua in basso! 🙂
Ciao a tutti,
davvero bella questa panoramica a 360° sulle Squeeze Page, che anche io ritengo fondamentali per iniziare un business di successo on line. Avete sintetizzato tutte le qualità che deve avere un’ottima pagina catturanomi.
Per un layout pulito e funzionale e aggiungerei che converte alla grande, io uso OptimizePress che consiglio a tutti, usato dai migliori marketer al mondo, io mi sono trovo davvero bene.
Stefano
OptimizePress è diventato lo standard, anche se a mio avviso crea dei layout troppo “larghi” (eccessivi spazi bianchi, ma d’altra parte è comprensibile perché lo sviluppatore è un graphic designer).
Sto vedendo altre soluzioni alternative a OptimizePress la cui vera limitazione è di essere un theme e non un plugin. Ovvero devi usare OptimizePress e non il tuo theme. Ideale secondo me è poter usare il proprio theme e un plugin che ti permette di creare solo alcune pagine in formato squeeze o salesletter. Come appunto alcuni plugin che sto usando e valutando.
Ciao, potresti essere più preciso sulla differenza fra le squeeze pages e le landing pages ?! Non mi è molto chiara la differenza…… grazie mille
Un buon programma potrebbe essere getresponse
Inoltre, Marco, puoi spiegarmi meglio perchè OptimizePress secondo te non andrebbe bene? secondo te cos’ha che non funziona o che fà diminuire il tasso di conversione (o quanto meno non lo fà aumentare)?!
Ciao Simone, scusa la latitanza per rispondere.
Landing page significa qualsiasi tipo di pagina web che e’ collegata a una campagna che genera traffico. Puo’ essere una pagina orientata all’optin (squeeze page), una orientata alla vendita (salesletter) o qualsiasi altro tipo di pagina web.
Squeeze page invece e’ quello specifico tipo di landing page che e’ focalizzata a registrare (almeno) l’email del visitatore, che la da’ in cambio dell’accesso a qualche tipo di omaggio.
Riguardo a OptimizePress: OptimizePress va benissimo, e’ un bel sistema abbastanza facile e abbastanza potente per realizzare landing page di ogni tipo e anche siti/blog. Infatti e’ un theme di WordPress e come tale vuole essere versatile.
I punti di debolezza – secondo me – di OptimizePress, sono:
1) E’ un theme e quindi non puoi usarlo assieme a un tuo theme. Quindi se hai un blog con un theme specifico e vuoi usare le funzionalita’ di OptimizePress, devi creare un altro blog WordPress in una subdirectory. Questo problema viene risolto da altre soluzioni basate su plugin, che quindi ti permettono di mescolare il tuo theme con pagine specifiche stile “landing page”.
2) E’ molto usato e genera tendenzialmente pagine tutte uguali. Non e’ un grosso problema, ma rende le tue pagine poco personali e distintive. Inoltre secondo me usa veramente molto spazio nella pagina, creando pagine poco “compatte”. E non e’ “responsive” ovvero non ha versioni specifiche per essere viste su dispositivi mobili (peccato veniale, ma comunque sempre piu’ importante).
Quindi va bene OptimizePress, e’ una valida soluzione, ma non la mia preferita (anche se l’ho usato e lo uso talvolta, dove e’ gia’ installato).
ciao..
1) quale latitanza? grazie per essere sempre tanto veloci nelle risposte! 🙂
2) ok, quindi la squeeze è un tipo di landingpage (forse così me la ricordo 😛 )
3) optimizepress è un softwere in vendita giusto? non è disponibile da qualche parte gratuitamente che voi sappiate?
4) quindi tu fai siti direttamente da “web master”, non usando un programma standard? se ne usi uno, che evidentemente non è OptimizePress, posso chiederti quale usi?
5) infine come qualità-prezzo-semplicità-servizi sto iniziando a valutare molto positivamente i siti che ti propone di fare http://www.1and1.it ….ci avete mai avuto a che fare? è consigliabile o sconsigliabile secondo voi? e per quale motivo?
..grazie mille e scusate per le mille mila domande
OptimizePress e’ un tema di WordPress progettato specificamente per gli internet marketer che possono creare landing page di ogni tipo. Non e’ disponibile gratuitamente, a meno di non trovarlo in qualche sito pirata. Pero’ ha anche un sistema di protezione della licenza quindi e’ piu’ difficile usare una versione piratata.
Io faccio (o faccio fare) sia pagine “a mano” (tipo le landing page di Guadagnare Online Italia) sia uso OptimizePress, sia uso un altro plugin che si chiama Instabuilder. Che e’ piu’ versatile di OptimizePress sia perche’ appunto e’ un plugin – quindi puo’ lavorare con il tuo tema – sia perche’ ha piu’ funzionalita’ di OptimizePress.
Lo trovi qui: http://www.instabuilder.com
Non ho esperienza personale di http://www.1and1.it, ma e’ un sistema per fare siti internet, non ha le funzionalita’ di landing page. Consigliabile o sconsigliabile? Puo’ essere una buona soluzione a basso costo e piuttosto facile da usare. Tuttavia, oltre a non avere le funzionalita’ di landing page le varieta’ di modello di sito sono molto minori rispetto a quelle che puoi avere con un classico sito basato su WordPress.
Gran bell articolo!
Salve a tutti, volevo introdurre una problematica legata al trattamento dei dati, nello specifico per la squeeze page. Da quanto mi risulta per legge è obbligatorio specificare dettagliatamente l’utilizzo dell’email, dove verrà memorizzato, chi lo tratterà, chi è il responsabile del trattamento ecc. E’ un tema molto serio in quanto si rischiano sanzioni pesanti.
Quindi non è sufficiente mettere ” I tuoi dati saranno al sicuro….. ( come scritto nell’articolo )
Qualcuno conosce di preciso come è indispensabile comportarsi ? Grazie
Ciao,
Complimenti per l’articolo, l’avete spiegato molto bene.
Vorrei fare una domanda. Se io non ho intenzione di fare un blog, la squezze page può diventare la home della pagina del sito?
Grazie
Ciao Alessia, se non hai intenzione di fare un blog allora va benissimo come hai detto tu: imposta pure la squeeze page come home page del tuo sito.
MA se volessi utilizzare Optimizerpress senza wordpress si puo’ fare?
Nel senso per creare direttamente pagine web da utilizzare nel mio spazio web come sito web?
La risposta è no, perché Optimizepress è un plugin che si installa dentro WordPress.
Le squeeze pages sono uno dei modi per costruirsi una lista di iscritti. Probabilmente quello in cui la lista sarà più grande. In realtà però quando si costruisce una lista bisogna anche soffermarsi sulla qualità della lista. A volte una squeeze page crea una grande quantità di iscritti ma pochi di questi arriveranno alla fine del funnel..
E più che altro una scelta. Qualità vs Quantità
Complimenti alla bella spiegazione.
In effetti ho trovato interessante il paragrafo dove si dice di non dare importanza ad “ulteriori e vari nomi” della pagina SQUEEZE.
Volevo mettere in evidenza proprio questo, alcuni ci fanno seminari e sopratutto tanti soldi chiamando la famosa SQUEEZE con il nome di “optin-page”.
Fate attenzione, non spiegano niente di nuovo, è solo una presa per i fondelli.
Saluti.
Antonio
Ho un negozio al dettaglio reale, non on-line quindi. Vendo oggetti utili, ma faccia a faccia con l’acquirente. Secondo voi sarebbe utile creare una SQUEEZE PAGE? Come posso promuoverla? Su facebook o sul mio sito internet? Come sarebbe più efficace? Come potrei sfruttarla? Mi date qualche idea?
Ciao e grazie per le info, in effetti concordo con Stefano del Grande hai sintetizzato bene il tutto.
Ma è possibile fare in modo che la squeeze diventi la pagina principale di apertura del sito?
Grazie
Ovviamente, è possibile fae in modo che la squeeze diventi la home page del tuo sito.
Buongiorno,
ho iniziato da poco un’attività di network marketing. Mi interessa molto il discorso di recuperare contatti online. Una domanda: ma devo per forza avere un blog o un sito per poter creare una SQUEEZE PAGE?
Grazie Francesca
Ovviamente non serve avere per forza un blog o un sito per poter creare una semplice squeeze page. Ad esempio, dai un’occhiata a un servizio come questo che ti permette di creare squeeze page anche se sai zero di siti e programmazione: https://www.instapage.com/
Ciao volevo chiedere se : Instabuilder è anche in italiano? GRAZIE.
Ciao, è un pezzetto che non uso Instabuilder, comunque ero rimasto che non era in italiano. In ogni caso, per quello che serve, avere una traduzione in italiano è quasi inutile poiché è davvero molto intuitivo e male che va ti puoi aiutare col Translate di Google.
Ciao mark,
volevo chiederti se in alternativa a instabuilder mi puoi
consigliare un “plugin gratis” per fare squeeze page..
ciao rocco. Su wordpress ci sono dei plugin che fanno pop-up gratuiti che sono un’imitazione delle squeeze page. ma se vuoi fare veramente un lavoro professionale il mio consiglio è di acquistare il top. ( io non ci guadagno niente sia chiaro 🙂 ) lavori meglio e l’aspetto è decisamente più professionale. In fondo sono pochi euro.
Ciao. Premesso che vi seguo da un paio di anni.
Ho finalmente avuto il coraggio di mettermi sul serio solo da quasi un paio di mesi.
So anche che voi non potete farmi consulenza diretta, perciò cerco di limitare la mia richiesta se è possibile. Ho un sito a cui ho collegato degli annunci di ADS. Gli annunci prendono molto bene. Il punto è che il punto di arrivo, la squeeze appunto, prende molto poco (circa sul 2-3%). Analizzando su Google Analytic ho visto che la maggior parte fa 0 minuti e 0 secondi. Che sia fatta davvero male la squeeze ? Oppure come suppongo può essere una lenta velocità dovuta ad un hosting lento ?
Se è possibile fatemi sapere. Grazie. Siete dei grandi.
Sono quasi commosso da come spieghi le cose difficili,almeno per me , in un modo così semplice
Complimenti e grazie
Anastasio
Ciao, vi faccio i complimenti anche da parte mia. Bravi e professionali.
Domanda: dopo aver chiesto la prima ed unica informazione come da te suggerito, cioè la sola email, e dopo aver “educato” il potenziale cliente che a questo punto dovrebbe seguire il blog, ritieni fattibile l’inserimento di una sorta di seconda squeeze page in cui vengono chiesti ulteriori dati (nome, città, numero di telefono)? Forse a questo punto, se si è riusciti a conquistare un po’ di fiducia, si possono ottenere questi dati, e in tal modo oltre che aver creato un data base preciso dei potenziali clienti, si può anche personalizzare, se necessario/opportuno, l’offerta. Che ne dici?
Grazie mille!
Ciao Carlo, quello che dici è fattibile ma il prospect deve essere, in ogni caso, MOTIVATO per rilasciare ulteriori dati (per non parlare del discorso della fiducia…). Non è che basta chiederli dopo che, in prima battuta, ti ha già rilasciato la mail. Mettiti nella testa del target al quale richiedi ulteriori dati e cerca di rispondere a questa domanda: “Perché dovrei rilasciargli ulteriori dati? Che ci guadagno? E se dopo iniziano a bombardarmi di telefonate?”
Ciao, molto utile come spiegazione, vorrei chiedere è possibile creare una sqeeze page su Facebook, senza appoggiarsi ad un sito we o pagina esterna?